Emergenza profughi, sindaci divisi dopo il “niet” del presidente di Anci Lombardia . «Se ce li imporranno, faremo casino» preannuncia il leghista , primo cittadino di Morazzone. «Disponibili ad accoglierli, sul nostro territorio non hanno mai creato problemi» ribatte, sindaco di Gallarate.
Posizioni antitetiche, quelle che emergono tra i sindaci della nostra provincia, dopo che si è sparsa la voce del possibile arrivo di una nuova ondata di profughi da accogliere.
Se ne sta occupando la prefettura, che smista le persone in arrivo direttamente alle strutture di accoglienza che si rendono disponibili ad ospitarli. Ma la dura presa di posizione del sindaco di Varese Attilio Fontana, contrario all’arrivo dei profughi, non raccoglie consensi unanimi.
Da un lato, pronti a fare le barricate, ci sono in primis i i sindaci leghisti. Ma dall’altro anche diversi sindaci democratici che si dicono disponibili all’accoglienza. Matteo Bianchi, sindaco di Morazzone e segretario provinciale della Lega Nord, sbatte le porte con toni ancora più fermi di quelli di Fontana e Maroni.
«Non accetteremo i profughi, non se ne parla nemmeno – spiega – E se la prefettura dovesse imporre le assegnazioni senza ascoltare il parere degli amministratori locali, faremo caciara, manifestando e agendo in tutte le sedi opportune. Faremo come a Samarate, dove dei cittadini si erano ritrovati questi profughi, che in molti casi sono clandestini, come vicini di casa in un residence». Bianchi non vuole sentire ragioni: «È quello che ci chiede la gente, che ha la legittima preoccupazione di trovarsi a dover convivere con dei profughi in condizioni sanitarie dubbie. Useremo tutti i canali istituzionali, così come i presidi in piazza, per opporci».
Anche perché i Comuni non hanno allo stato attuale potere di interdizione nel momento in cui una cooperativa o un’associazione rispondono alla richiesta della prefettura di offrire accoglienza: «Noi chiediamo un coinvolgimento degli amministratori locali, per evitare che qualche privato per lucro possa mettere a disposizione dei locali. Ma sono certo che nei Comuni in cui governa la sinistra non ci saranno problemi a trovare chi ospita i profughi».
Il sindaco di Gallarate, il Pd Edoardo Guenzani, la vede diversamente, ed è disposto a fare la sua parte in aiuto alla prefettura. «Parliamo di casi umani e di persone incolpevoli. Laddove verranno assegnati, siamo disponibili a dare una mano».
Gallarate ha già avuto diverse esperienze in questo senso: «Sul nostro territorio ci siamo trovati ad accogliere persone che si sono comportate correttamente e civilmente e che, al di là di qualche comprensibile sorpresa iniziale, non hanno creato problemi né proteste da parte della popolazione, che li ha accolti con grande spirito di solidarietà».
Ci sono già delle associazioni, come Exodus, che si sono attivate in questo senso: «Quello dei profughi è un problema europeo che ci piove addosso – sottolinea Guenzani – ma se possiamo dare una mano anche questa volta al prefetto, lo faremo volentieri».
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