Sindaco arrestato. L’attacco di Grillo sul caso di Brenta, è scontro politico

L’ex comico lancia l’hashtag #BallardinDimettiti. Oggi manifestazione dei grillini davanti al Comune. Il Pd varesino reagisce: «Vergognoso sciacallaggio»

– Brenta è l’anti-Quarto del Movimento Cinque Stelle: tuona dal blog, i grillini scendono in campo per chiedere le dimissioni del sindaco G. Oggi il presidio Il Pd ribatte: «Vergognoso sciacallaggio» per il segretario provinciale .
Dopo giorni di riflettori puntati su Quarto, il Comune della Campania governato da un sindaco del Movimento Cinque Stelle toccato da un’inchiesta riguardante infiltrazioni della criminalità organizzata, l’arresto di un sindaco Pd era un’occasione troppo ghiotta per il leader del movimento Beppe Grillo per non buttarcisi a pesce.


Così sul suo blog mercoledì sera è apparsa la foto di Gianpietro Ballardin con il “bollino” del Pd in fronte accompagnata dall’hashtag #BallardinDimettiti. «Si dimetterà o amministrerà la città dai domiciliari? – aggiunge il comico – il garantismo deve essere nei confronti dei cittadini: devono avere la garanzia assoluta che chi li governa non è un corrotto e non li deruba. Con il Pd questa garanzia non c’è, è al contrario: hai la certezza che non sarà così. #BallardinDimettiti e poi elezioni subito». Richiesta a cui si accodano gli eletti del Movimento Cinque Stelle in provincia di Varese, il deputat e la consigliera regionale .

Saranno loro, oggi a mezzogiorno e mezza, a guidare la delegazione del Movimento 5 Stelle nel presidio davanti al municipio di Brenta per chiedere le dimissioni del sindaco attualmente agli arresti domiciliari. Saranno presenti anche alcuni “big” del Movimento: i parlamentari,, e , i consiglieri regionali e e i candidati sindaco di Milano e di Varese . «Dopo giorni e giorni di deliri su Quarto, oggi gli esponenti del Pd sono in silenzio, perché? – sottolinea Petraroli – ieri ha tirato le orecchie ai suoi parlamentari perché le dimissioni non convengono. Chiaro, cadrebbero almeno tre comuni su cinque amministrati dal Pd! E neanche il tempo di metabolizzare l’ordine di scuderia, che a Brenta, paese in provincia di Varese, arrestano il sindaco del Pd per peculato e favoreggiamento. Complimenti». Petraroli è pronto a lanciare la volata per le elezioni di primavera: «Molti comuni andranno al voto, compreso il capoluogo insubre. Questo è il biglietto da visita. Se negli ultimi vent’anni i partiti che hanno governato avessero seguito il nostro esempio di Quarto, oggi vivremmo in un’Italia molto migliore». E tra i militanti del Cinque Stelle c’è chi, provocatoriamente, chiede di invitare a Brenta , l’eurodeputata del Pd che ha fatto il diavolo a quattro per chiedere le dimissioni del sindaco M5S di Quarto. «È una reazione alla vicenda di Quarto più che una valutazione nel merito della vicenda di Brenta – ammette il deputato Pd – si avvicina la campagna elettorale e questa vicenda diventa un momento di propaganda per chi è all’opposizione. Ma io inviterei tutti ad attenersi al merito della questione, aspettando con fiducia che si chiarisca presto quanto accaduto per il bene del Comune».

Il Pd varesino sceglie l’“understatement” rispetto al fuoco di fila dei pentastellati che alzano il tiro per dare una dimensione politica nazionale all’arresto di Ballardin. «Ciò che è accaduto al Sindaco di Brenta mi ha profondamente colpito e, non lo nascondo, segnato negativamente perché conosco da anni il Sindaco Ballardin, un collega che si è sempre speso per la propria comunità – ribadisce il segretario provinciale dei Democratici Samuele Astuti – ovviamente sarà la Magistratura a dover fare luce su quanto accaduto e sono certo che Ballardin avrà modo di spiegare quanto accaduto. Ma mi preme condannare lo sciacallaggio vergognoso da parte di alcuni esponenti politici che, per un mero calcolo opportunistico elettorale, rinnegano il più elementare principio garantista e di presunzione di innocenza. Che devono valere sempre e comunque, che si tratti di Brenta, di Quarto o di qualsiasi altro posto».