– Al rientro dalle ferie, la giunta approva il “ritocchino” agli stipendi. «Solo un adeguamento minimo dovuto per legge. Spero non ci sia chi fa polemica per 50 euro in più al mese rispetto alle indennità minime» fa sapere il sindaco Emanuele Antonelli.
Quello che è stato deliberato mercoledì in giunta è una maggiorazione del 3 per cento sulle indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali, rispetto a quanto era stato stabilito, in riduzione rispetto al passato, dal segretario generale di Palazzo Gilardoni all’inizio di agosto, con una determina che recepiva, come da prassi a inizio mandato, i nuovi dettami di legge introdotti ai tempi del governo Monti sulla spending review negli enti locali. Il punto 2 dell’ordine del giorno della seduta di giunta, la prima “post-pausa estiva”, recitava infatti “Maggiorazione delle indennità degli amministratori ai sensi dell’articolo 2 lettera B del decreto ministeriale 119 del 2000”, quello che stabilisce le indennità di funzione degli amministratori locali, in base al numero di abitanti di ciascuna realtà.
Il comma recita letteralmente che le indennità «sono maggiorate del 3% per gli enti la cui percentuale di entrate proprie rispetto al totale delle entrate, risultante dall’ultimo conto del bilancio approvato, sia superiore alla media regionale per fasce demografiche». Un atto dovuto per legge, insomma, ma dopo che nella canicola di agosto sui social network aveva fatto discutere la notizia del taglio degli stipendi degli amministratori, particolarmente duro soprattutto per quel che riguarda i gettoni di presenza dei consiglieri comunali,
praticamente dimezzati, questo “ritocchino” non mancherà di far discutere. Perché è vero che si parla di un aumento nell’ordine di 60 euro lordi in più al mese per gli assessori e per il sindaco, oppure di appena un euro lordo circa, per il gettone di presenza dei consiglieri (anche se questo dovrà essere poi ratificato dall’Assemblea civica), ma in tempi di assalto agli stipendi della “casta” è un provvedimento che ha già iniziato a far prudere le mani agli esponenti dell’opposizione, che sembrerebbero già pronti a fare la voce grossa non appena la delibera di giunta finirà per essere pubblicata all’albo pretorio.
Ma il sindaco Emanuele Antonelli difende il provvedimento: «Si tratta soltanto di un adeguamento dovuto per legge, che aumenta di una cinquantina di euro indennità che erano già al minimo assoluto previsto dalla legge. Polemiche? Sarebbe assurdo che qualcuno ci attaccasse per questa cosa, visto che già i nostri stipendi sono al minimo: spero che non succeda». Basterà per evitare strascichi? Vedremo, anche se l’argomento 50 euro in più o in meno, è sempre molto delicato.