Siria/ Ancora morti e scontri, Onu teme guerra civile

Damasco, 14 ott. (TMNews) – Altri dodici civili sono stati uccisi oggi in Siria dalle forze di sicurezza durante le manifestazioni che erano dedicate ai soldati che hanno disertato l’esercito per unirsi alla contestazione e che lottano con le armi contro le truppe del presidente Bashar al Assad. La spirale di violenza nel paese mediorientale è ormai senza controllo, e l’Alto commissariato Onu per i diritti umani ha detto di temere una “guerra civile”.

L’esercito schierato per reprimere le proteste ha sparato per disperdere i manifestanti, uccidendone nove nella regione di Daraa (sud), fra cui una donna e un bambino, uno nei pressi di Damasco, un altro nella capitale e un dodicesimo ad Aleppo (nord), ha riferito il presidente dell’Osservatorio siriano dei diritti umani (Odh), Rami Abdel Rahmane che in un primo bilancio aveva parlato di dieci morti. Una quarantina di manifestanti, sempre stando all’Odh, sono rimasti feriti.

Sempre secondo Abdel Rahmane, i siriani sono scesi a migliaia nelle strade in numerose città del Paese nonostante l’imponente dispiegamento delle forze di sicurezza. Rispondevano all’appello dei militanti pro-democrazia che su Facebook invitavano a manifestare per rendere omaggio agli “uomini liberi dell’esercito che non uccidono gli uomini liberi del popolo che rivendica la libertà”, una allusione ai disertori, sempre più numerosi fra le fila dell’esercito.

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