Damasco, 21 nov. (TMNews) – Un intervento militare in Siria
provocherebbe “un terremoto” in tutto il Medio Oriente: è questo
il monito lanciato dal Presidente siriano Bashar al Assad in
un’intervista esclusiva al Sunday Times, in cui si dice pronto a
“morire” per il suo Paese, certo che “il conflitto andrà avanti e che continueranno le pressioni per sottomettere la Siria, ma la Siria non si piegherà e continuerà a resistere”.
Il suo Ministro degli Esteri, Walid Muallem, ha dichiarato da parte sua che “se saremo obbligati a combattere, combatteremo”, sottolineando come “i problemi della Siria non possano essere risolti che dagli stessi siriani”.
Sia Assad sia Muallem hanno accusato la Lega Araba di aver sospeso la Siria dall’organizzazione proprio per fornire un “pretesto a un intervento militare” nel Paese attraverso l’intervento del Consiglio din Sicurezza del’Onu. Un intervento come quello in Libia, ha ammonito il leader siriano, scatenerebbe “un terremoto” in tutto il Medio Oriente: “Una campagna militare destabilizzerebbe tutta la regione, e tutti i Paese ne pagherebbero le conseguenze”.
(con fonte Afp)
Mgi-Sim
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