Damasco, 18 mag. (TMNews) – L’opposizione siriana ha indetto per oggi uno sciopero generale, per sfidare nuovamente il regime di Bashar al Assad, mentre si intensificano le pressioni internazionali su Damasco, con gli Stati Uniti che hanno annunciato oggi l’adozione di “misure supplementari” nei prossimi giorni. “Domani sarà una giornata di sciopero generale in Siria”, ha annunciato ieri un comunicato pubblicato sulla pagina di Facebook di “Syrian Revolution 2011”, motore del movimento di protesta lanciato contro il regime a metà marzo. “Facciamo di questo mercoledì un venerdì (giornata tradizionale di manifestazioni), con proteste massicce, niente scuola, niente università, niente negozi o ristoranti aperti e niente taxi”.
Le contestazioni contro il regime di Assad, nonostante siano state uccise oltre 800 persone in due mesi di repressioni, stando a un bilancio fornito dalle Ong. Le persone arrestate sono invece oltre 8.000.
Intanto, mentre il ministero dell’Interno siriano ha smentito l’esistenza di una fossa comune nella località di Daraa, si intensificano le pressioni della comunità internazionale sulla Siria. Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, parlando ieri in conferenza stampa al termine di un incontro con la responsabile della diplomazia dell’Unione Europea, Catherine Ashton, ha annunciato che “nei prossimi giorni” saranno adottate “misure supplemetari” in risposta alla repressione violenta portata avanti dal regime di Assad.
Il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, ha da parte sua dichiarato di fronte all’Assemblea Nazionale che al Consiglio di Sicurezza si sta delineando una maggioranza di paesi pronti a condannare la Siria per le violenze, precisando che esiste ancora una minaccia di veto da parte di Mosca o Pechino.
(Fonte Afp)
Bla-Plg
© riproduzione riservata