Damasco, 25 mar. (TMNews) – Sarebbero almeno diciassette i manifestanti uccisi da colpi di arma da fuoco sparati dalle forze di sicurezza siriane contro il corteo che si dirigeva verso la città di Daraa, a sud di Damasco. Lo ha riferito un militante del Movimento per i diritti dell’uomo, aggiungendo che la polizia ha cominciato a sparare contro i manifestanti anti-governativi anche a Daraa, cuore della protesta. Informazione che trova numerose conferme su Twitter, dove si parla addirittura di 25 morti.
Le forze di sicurezza starebbero cercando di impedire l’accesso a Daraa; per questo, avrebbero sparato sui manifestanti a Sanamein, che si trova 40 chilometri a nord della città al centro delle proteste. La notizia, però, non è stata al momento confermata né da fonti indipendenti, né da fonti ospedaliere.
A Danaa, intanto, la polizia avrebbe cominciato a sparare contro i dimostranti riuniti in centro, vicino alla casa del governatore, rimosso pochi giorni fa dal suo incarico. I manifestanti avrebbero dato fuoco alla statua dell’ex presidente siriano, Hafez al-Assad. Ci sarebbero dei morti, secondo il militante interpellato dall’Afp, mentre su Twitter si parla già di 25 persone uccise.
(con fonte Afp)
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