Damasco, 19 ago. (TMNews) – Sale a 14 morti il bilancio delle vittime della repressione nel corso delle manifestazioni del terzo venerdì di ramadan in Siria.
Sono 14 i civili uccisi dalle forze di sicurezza siriana nel sud del Paese. Cinque civili, due dei quali tra gli 11 e i 16 anni, sarebbero morti e altrettanti rimasti feriti a Ghabagheb, quattro avrebbero perso la vita a Hirak dove sul terreno sarebbero rimasti anche nove feriti, tre vittime ci sarebbero anche a Homs, una vicino Daraa e un’altra alla periferia di Damasco.
Lo rende noto l’Osservatorio siriano sui diritti umani nella
prima giornata di proteste dopo che ieri Washington, e diversi Paesi europei, hanno chiesto ufficialmente al presidente siriano
Bachar al-Assad di lasciare il potere.
Diversa la versione fornita dal regime: secondo l’agenzia ufficiale Sana un agente di polizia e un civile sarebbero stati uccisi, a Ghabagheb, da alcuni “uomini armati”, mentre diversi membri delle forze di sicurezza siriane sarebbero stati feriti in altre località del sud.
Intanto, secondo l’Osservatorio siriano, nonostante la repressione, almeno 20mila persone si sarebbero raggruppate nella città di Homs. Cortei di protesta sarebbero stati organizzati anche a Deir Ezzor (est), nella città costiera di Latakia e alla periferia di Damasco.
(Con fonte Afp)
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