L’Aquila, 20 apr. (Apcom) – Il sindaco dell’Aquila Massimo
Cialente, e il manager della Asl Roberto Marzetti sono stati
sentiti oggi dai magistrati della Procura della Repubblica
dell’Aquila nell’ambito dell’inchiesta sui crolli seguiti al
terremoto. Il sindaco ha spiegato ai giornalisti che è
“rattristato” per come viene vista al di fuori della Regione la
sua L’Aquila, inoltre ha detto che qualora ci sarà un’inchiesta
giudiziaria con degli arrestati e degli indagati, certamente lui
si costituirà parte civile. Il manager dell’Azienda sanitaria
locale, Roberto Marzetti, ha invece spiegato come sono avvenuti
nel tempo i lavori per la costruzione dell’ospedale dell’Aquila.
In particolare ha riferito che attualmente la situazione non è
drammatica come sostenuto dai mass media, ma sembra che nei
prossimi giorni alcuni reparti possano essere riaperti.
Il procuratore capo Alfredo Rossini e il pubblico ministero
Fabio Picuti non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito
al colloquio avuto con i due amministratori, ma secondo fonti
investigative l’inchiesta potrebbe essere chiusa nel giro di
tre-quattro mesi.
Molta paura tra i residenti che al momento vivono nelle
tendopoli. Vogliono conferme, vogliono sapere quando potranno
trovare una situazione alloggiativa degna. Accanto al comando
regionale della Guardia di finanza dell’Aquila sono ancora al
lavoro da circa una settimana numerosi mezzi d’opera che stanno
sbriciolando le macerie dei fabbricati demoliti.
Cep
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