Per la nuova piazza Repubblica si profila, purtroppo, un grande punto di domanda all’orizzonte. Perché ad oggi Regione Lombardia non avrebbe ancora comunicato al Comune di Varese l’accettazione delle modifiche proposte dall’amministrazione all’attuale Accordo di programma sul comparto.
L’ipotesi della giunta comunale di poter arrivare alla firma del nuovo Accordo entro la fine dell’anno in corso appare oggi più difficile che mai. I tempi si stanno allungando e lo stallo in corso su una delle principali operazioni che la città attende da decenni (l’altra è la riqualificazione delle stazioni dove, perlomeno, qualche passo in avanti si starebbe facendo) rischia di penalizzare il futuro di Varese.
Dopo il suo insediamento, avvenuto nell’estate 2016, la giunta Galimberti ha infatti avanzato una richiesta di modifica per quanto riguardo il secondo lotto di intervento nel comparto, ovvero quello relativo alla costruzione del nuovo teatro.
Secondo il piano attualmente in essere, infatti, sottoscritto dalla precedente amministrazione, solo il primo lotto, ovvero l’ex Caserma e la piazza, avrebbe dovuto essere realizzato tramite fondi pubblici. La seconda parte dell’intervento avrebbe dovuto essere coperta da un project financing. Una possibilità, quest’ultima, che già in campagna elettorale il centrosinistra non aveva condiviso. E una volta insediatasi la nuova amministrazione, è stato avviato l’iter per modificare l’accordo con la Regione e gli altri enti coinvolti.
L’assessore ai Lavori pubblici ha riepilogato nei giorni scorsi i passaggi compiuti: «Il 6 dicembre dell’anno scorso abbiamo presentato alla Regione la richiesta di un atto integrativo per modificare il secondo lotto di intervento, che verrà realizzato con fondi pubblici e non con il project finacing, come era stato previsto durante la precedente amministrazione. I fondi che servono sono di circa 10 milioni. Siamo in attesa dell’approvazione formale da parte di Regione di questo atto».
In questi mesi il lavoro sul progetto è stato portato avanti dalla segreteria tecnica dell’Accordo di programma, composta dai dirigenti degli enti coinvolti.
Ma ancora manca l’approvazione definitiva da parte della Regione. Senza la quale tutto rimane fermo. La giunta comunale aveva ipotizzato nei mesi scorsi che entro il 31 dicembre dell’anno in corso si sarebbe arrivati alla firma.
Oggi, che siamo quasi a metà dicembre, questa possibilità, salvo imprevisti, sembra sfumare.
La Regione avrebbe già garantito, a livello informale, l’accettazione delle modifiche proposte dal Comune, fanno sapere dall’amministrazione. Ma, giustamente, fino a quando non ci sarà l’atto formale, che darà il via al nuovo Accordo di programma, tutto rimane al palo.