Praga, 11 ago. (Apcom/Nuova Europa) – Pari praticamente a zero le speranze che sia sopravvissuto qualcuno dei venti minatori rimasti coinvolti ieri mattina in una esplosione di gas nella miniera di carbone di Handlova, in Slovacchia, nella zona centro occidentale del paese. Si tratta del più grave incidente in miniera della storia della Slovacchia.
I soccorritori, che per tutta la giornata si sono prodigati per riuscire a riportare in superficie i superstiti, dai cunicoli a 300 metri di profondità, hanno già trovato i primi sei corpi senza vita. Erano a poco più di cinquanta metri dal luogo in cui è avvenuta l’esplosione.
Le condizioni createsi nel sottosuolo – temperatura elevata, la scarsità di ossigeno e l’elevata concentrazione di ossido di carbonio – non erano tali da consentire la sopravvivenza di nessun altro dei dispersi” ha dichiarato poco prima della mezzanotte il ministro della Economia, Lubomír Jahnatek, secondo il quale il decesso è sopraggiunto immediatamente dopo l’esplosione, avvenuta nella mattina di lunedì mattina verso le otto e mezzo.
Un epilogo tragico dopo che per tutta la giornata i familiari e i colleghi, accorsi nell’area della miniera, avevano sperato nel miracolo. Sul posto anche il premier Robert Fico, accorso ad Handlova sin dal primo pomeriggio per seguire personalmente le operazioni di soccorso. “Una tragedia immane, che difficilmente si può descrivere con le parole” ha detto. Da parte sua la promessa che il governo è pronto a dare un sostegno anche finanziario ai familiari delle vittime.
Domani il consiglio dei ministri domani dichiarerà il lutto nazionale. La polizia ha avviato delle indagini per appurare eventuali responsabilità. Alcuni minatori hanno dichiarato che già alla fine della scorsa settimana nei cunicoli si erano verificate alcune esplosioni.
Gus
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