«Sognavo una Busto più pulita ed efficiente, ma fino a fine anno siamo costretti a navigare a vista. Aspettando che il governo metta Busto nelle stesse condizioni di Roma, che è mal governata, per avere in cassa più risorse». Così il sindaco in commissione bilancio sul documento di programmazione che traccia la linea dell’azione amministrativa. Intanto sta per prendere il via la stagione delle opere pubbliche.
Incalzato dal capogruppo Pd , il sindaco Antonelli fa il punto in commissione sullo “stato di avanzamento” della sua azione amministrativa. «Quel che potremo fare dipende unicamente da cosa il governo ci vorrà dare o da cosa ci toglierà in più – spiega il primo cittadino – Busto è un Comune virtuoso, abbiamo i bilanci a postissimo, ma siamo molto limitati, perché abbiamo le aliquote fiscali comunali bloccate al minimo, e continuare così è difficile. Quest’anno non dico che abbiamo fatto miracoli, ma ce la siamo cavata bene perché siamo riusciti a mantenere inalterati quasi tutti i servizi alla persona, anche incrementando sui servizi sociali. Ma se non cambiano le cose, rischiamo di non riuscire a fare tutto quello che ci proponiamo».
Emanuele Antonelli batte ancora una volta sul tasto dolente delle scarse risorse a disposizione del Comune: «Io non sono ancora del tutto soddisfatto – ammette – sognavo Busto più pulita ed efficiente. Per arrivarci non servono dei tesori ma solamente qualcosa in più, mentre oggi dobbiamo limitarci al minimo indispensabile per mantenere in ordine la città». Così le «idee ambiziose» della giunta bustocca si scontrano con la limitatezza delle risorse in bilancio. «Non possiamo promettere nulla, perché fino al 31 dicembre dovremo navigare a vista – fa sapere il sindaco – se poi con la nuova Legge Finanziaria potessimo essere trattati alla stregua di Roma, che pur essendo governata malissimo può imporre le massime aliquote sulle tasse comunali, potremo avere più risorse».
In soldoni, se il governo rinuncerà al blocco delle aliquote sui tributi locali che era stato introdotto da Renzi lo scorso anno, Busto Arsizio potrà innalzare l’addizionale Irpef per incamerare un “tesoretto” che potrebbe arrivare fino a cinque milioni di euro. Se (Pd) intravede una sconfessione della politica del centrodestra del decennio Farioli, Antonelli, che allora guidava il Pdl, rivendica quella politica: «Non abbiamo sbagliato niente, allora potevamo permetterci tasse basse, oggi però lo Stato non può penalizzarci perché eravamo virtuosi».
Così come, il sindaco, rivendica l’attivismo della sua giunta sulle opere pubbliche. Si sta infatti per aprire una stagione di interventi rilevanti. A partire da via Lonate, al viaa novembre. Definito anche il palaginnastica: «Appena si sblocca il palaghiaccio, realizzeremo due palazzetti uno a fianco all’altro, uno per la ginnastica. Ma se il ricorso va per le lunghe, il palaginnastica lo faremo in via Ferrini, vicino al Liceo scientifico».
In rampa di lancio anche la sistemazione del parcheggio per i pendolari delle Fs in via Rovereto, mentre sull’ex Calzaturificio Borri si attende l’ok della Soprintendenza per il progetto di restauro esterno, con il mantenimento solo dei muri perimetrali nella parte dei capannoni.