«Non si è vecchi finché i rimpianti non prendono il posto dei sogni». Il messaggio, scritto con un pennarello nero su un foglio colorato, è appeso a una parete del centro diurno dell’istituto Molina di viale Borri. Stefano Bettinelli lo legge e riflette: «È un concetto che potremmo adattare anche a noi, perché è altrettanto vero non si è mai sconfitti finché i rimpianti non prendono il posto dei sogni».
E il Varese del Betti è una squadra che non si rassegna. «Ma lotta con tutte le sue forze e anche oltre» aggiunge il mister, in visita ieri mattina alla storica casa di riposo per anziani insieme al suo staff (l’allenatore in seconda, Oliviero Di Stefano; il preparatore dei portieri, Stefano Ciucci; e il team manager, Silvio Papini) e a tre componenti della rosa biancorossa: il difensore Niccolò Dondoni e gli attaccanti Luca Forte e Luca Miracoli.
L’iniziativa, patrocinata dalla Lega Serie B, si chiama “Un giorno per la nostra città”. «E rappresenta un po’ quello che ognuno di noi dovrebbe fare sempre – racconta Bettinelli agli ospiti della struttura – Ovvero non dimenticarsi mai delle persone come voi, perché fare qualcosa in questo senso è straordinario».
E il club biancorosso è impegnato in un’ampia serie di appuntamenti finalizzati al contatto diretto con le varie realtà del territorio: settimana scorsa a Malnate,
in una scuola media, ieri al Molina e prossimamente altrove. «Penso che il compito di chi gode di una certa visibilità sia anche quello di trasferirne parte su chi ne ha di meno e necessità invece di tante attenzioni: dai giovani, agli anziani, a chi soffre – spiega il mister – Il Varese, di tutto questo, ne fa un punto di orgoglio ed ecco perché siamo qui, felici di portare un po’ di contatto umano a chi ne ha più bisogno. E questo è il messaggio che deve passare».
Una visita, quella del Varese, che ha portato allegria e sorrisi fra i padiglioni di viale Borri. Contenti gli ospiti, il personale infermieristico, ma anche gli stessi protagonisti dell’insolita mattinata, a disposizione per tante foto, autografi e scambi di auguri natalizi. Come Luca Miracoli, particolarmente partecipe: «Vado a trovare i miei nonni ogni volta che posso e so bene cosa voglia dire portare un sorriso a persone a cui fa veramente tanto piacere sentire ogni tanto la vicinanza dei giovani».
E giovani si può davvero essere a qualunque età. Lario Mambretti, 92 anni a gennaio, ne è un esempio. Il Varese ha approfittato dell’escursione al Molina per fare una sorpresa al suo storico tifoso, che ha accolto calorosamente la comitiva biancorossa. «Portali tutti quanti al Sacro Monte» ha suggerito al Betti, che ha ricambiato dando a Mambretti un appuntamento speciale: «Torneremo qui per festeggiare insieme a te la salvezza».