Solidarietà ai terremotati Parrucchiere cede la roulotte

CARONNO VARESINO Il primo a rispondere all’appello di solidarietà per i terremotati di Modena e Mantova lanciato da Confagricoltura Varese è stato Mauro Dicara, 30, parrucchiere di Caronno Varesino.

Ieri ha imprestato la sua roulotte a un allevatore di Cavezzo. I due si sono conosciuti di persona nel pomeriggio. «Di lui so solo che si chiama Giulio – dice Dicara – Ci siamo visti il tempo che basta per scambiare i numeri di cellulare e qualche parola. Mi ha mostrato una grandissima gratitudine e mi ha raccontato che la sua casa è rimasta in piedi. Quella affianco però è caduta e lui e la sua famiglia non rientrano nella propria perché sono terrorizzati».

Sono state le immagini viste alla televisione a spingere Mauro a mettere a disposizione la sua roulotte. «Il giorno precedente al terremoto l’avevo passato in ospedale con la mia nonna. Forse essere stato in ospedale mi ha fatto assistere a quella tragedia in modo più vicino e profondo – racconta il giovane – Ho deciso di fare qualcosa per quelle persone. Mi sono detto: nel finesettimana aggancio la roulotte all’auto e la porto là e la lascio a chi ha bisogno. Poi ho letto sul giornale l’appello di Confagricoltura e mi sono messo subito in contatto con l’associazione. Giulio mi ha raccontato che lì a Modena c’è chi affitta le roulotte, ma a prezzi altissimi. I prezzi sono lievitati per l’occasione, c’è chi se ne approfitta».

Mauro e Giulio non hanno preso accordi sul giorno in cui la roulotte tornerà a Varese. «La mia idea – dice Mauro – è quella di andarla a prendere di persona quando l’emergenza sarà finita. In quell’occasione Giulio mi farà conoscere la sua famiglia».

Confagricoltura sta cercando anche altre roulotte e camper da portare nelle zone terremotate. Queste verranno date in prestito agli allevatori che non possono allontanarsi dalle stalle perché gli animali vanno accuditi tutti i giorni. «Si tratta di una situazione di estrema difficoltà, nella quale anche i piccoli gesti diventano grandi e importanti – dice Giuliano Bossi, direttore di Confagricoltura Varese – Quando si verifica un terremoto le persone non hanno voglia di lasciare la casa, ma se ci sono gli animali andarsene diventa impossibile».

Bisogna anche mettere in salvo le forme di formaggio Grana scampate al sisma: «calcolando il tempo di stagionatura, il danno si ripercuote sui due anni di produzione – continua Bossi – Il problema grosso è la mancanza di magazzini. Stiamo valutando come intervenire».

e.marletta

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