bloccato ancora da Facebook: «questa volta per tre giorni», dice. La campagna dei no-vax ha colpito il sindaco di Uboldo, “reo” di aver bacchettato una madre uboldese che gli intimava di firmare un’ordinanza per bloccare il decreto Lorenzin e minacciato di morte (con tanto di augurio di vedersi morire il figlio che un giorno potrebbe mettere al mondo).
«Trovo vergognoso il sistema di Facebook che tutela gli stupidi che segnalano me, anche per commenti scherzosi fatti con miei amici personali, e non tutela me o miei amici attaccati, in queste ore, con messaggi privati violenti e minacciosi. Credo che anche su questo occorra una riflessione», scrive Guzzetti sul sito ilorenzo.it. Guzzetti sottolinea anche la paura che deriva da chi, anche con la violenza seppur verbale, vuole mettere a tacere la libertà d’espressione. Atteggiamento tipico delle dittature più buie. E spiega il perché della sua volontà di esporsi a queste aggressioni.
«Una mail di una signora di 60 anni di Firenze che ha avuto la polio ed è rimasta offesa perché non è stata vaccinata. Un mio amico che ha una figlia disabile e che mi ha ringraziato perché “la mia bambina questi coglioni non capiscono che è più esposta”. Persone comuni che mi hanno scritto (e a cui non posso rispondere per il blocco ma a cui prometto di rispondere tra 2 giorni e qualche ora.
Non preoccupatevi che vi raggiungo tutti) per sostenermi, tanti, tantissimi medici mi hanno scritto, avvocati si sono offerti di patrocinarmi gratuitamente», dice. E si permette alla fine, a fronte dell’enorme solidarietà di centinaia di cittadini, un appunto politico: «Nessun politico, di nessun livello, mi ha sostenuto. Anche nella mia comunità dove tanti cittadini mi hanno espresso la loro solidarietà e la loro forza mentre nessuno dei “politichetti” che abbiamo qui si è degnato di farsi vivo. Una tristezza ancor peggiore alla quale noi rispondiamo con un bel sorriso».