Somma, rifiuti di Pasquetta Spiagge immondezzai sul Ticino

Somma Lombardo – E’ bastato un giorno di festa e nemmeno di quelli troppo caldi, a scatenare la voglia di grigliate. Peccato che la spiaggia della Canottieri sia stata costretta, ieri mattina, a presentare il conto. Così pure il “Fogadore”, a Maddalena.

Ancora una volta ferita e martoriata, la piccola oasi di pace in riva al Ticino, è stata ridotta a un immondezzaio. Rifiuti sparsi dappertutto, fin dentro il fiume. Nella migliore delle ipotesi accatastati vicino ai bidoni della raccolta differenziata, ovviamente non suddivisi. Ecco allora borse di plastica stracolme di vetri, carte e cartoni, avanzi di cibo, messe una sopra l’altra. Diversi bidoni erano addirittura vuoti, ma nessuno ci ha messo dentro niente: troppa fatica. Più facile lasciare tutto in giro.

Davvero sconsolante lo spettacolo che si è presentato agli occhi dell’operaio del comune che ieri mattina era lì, solo soletto, a cercare di ridare un briciolo di dignità alla spiaggia dei sommesi, curata e rimessa a nuovo ogni volta dai soliti volontari, privati cittadini.

«Viene da piangere», ha ammesso l’uomo. E non è un’esagerazione.

Lo spettacolo era indecoroso. Una spiaggia come un campo di battaglia. Bicchieri di plastica bianchi che spuntavano dal terreno come fossero fiori; bottiglie rotte e pezzi di vetro sparsi qua è là; fazzoletti e carta da cucina in mezzo all’erba, tra i sassi; sacchi neri riempiti fino all’orlo e abbandonati ai piedi degli alberi accanto a pile di bottiglie di birra, qualche vuoto di amaro e persino bistecche non ancora cucinate. Gli avanzi di cibo in giro per il prato. Con l’idea del biodegradabile, probabilmente qualcuno ha pensato di fare pure un regalo alla natura lasciando bucce di limone e panini mezzi mangiucchiati sulla nuda terra.

Immancabile una sedia con una gamba in meno, non più utilizzabile e dunque “dimenticata” sulla spiaggia. Ma sono state buttate via anche cose nuove: c’erano tovaglie di stoffa ancora piegate, una borsa di tela gialla quasi inamidata e sui grandi sassi che fanno da sdraio in riva all’acqua, le istruzioni di come si monta un barbecue. Il pezzo di carta da seguire passo passo, in bella mostra come su un leggìo, accanto le viti ancora nel sacchettino della confezione e poco più in là lo stesso barbecue, usa e getta come tutto il resto.

Alla Canottieri, c’è un’area ben delimitata dove si può cucinare alla griglia, eppure in giro per la spiaggia si contavano ieri almeno una trentina di fuochi spenti sull’erba. «Ci vogliono i mezzi per educare», diceva l’anno scorso ad agosto l’assessore alla Sicurezza Luigi Mancini. «Per la prossima estate la spiaggia sarà controllata da uomini della Protezione civile». Ma se le prove generali sono come quella di Pasquetta, sarebbe meglio perlomeno vietare la cucina alla griglia.

La raccolta di firme per disciplinare l’utilizzo della spiaggia, è sempre pronta ad essere lanciata da chi ama davvero quell’angolo di pace in riva al Ticino, a pochi passi dalla diga del Panperduto dove Unione europea, regione Lombardia e Consorzio Villoresi stanno investendo soldi per un turismo sostenibile e di qualità.
Alessandra Pedroni

 

p.rossetti

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