– Dopo i rendering di qualche mese fa, martedì pomeriggio in via San Giovanni Bosco hanno fatto la loro comparsa i primi ombrelli arcobaleno. «Vedere, dopo settimana di duro lavoro e di critiche, un progetto prendere forma è davvero entusiasmante – racconta capogruppo dei 9.9 e promotore dell’iniziativa – ho già visto molte persone che si sono fermate a scattare fotografie».
Ed infatti, passando sotto il tetto multicolor, in pochi hanno resistito alla voglia di immortalarsi con un selfie: «Me ne aveva parlato una mia amica – racconta Helena una ragazza a Gallarate per uno scambio culturale – è un’idea molto bella».
«Quando ti esponi devi mettere in conto che riceverai delle critiche – afferma Longobardi – ma l’importante è non demordere perchè con la tenacia i risultati si ottengono». Come ad esempio, un «non aderisco all’iniziativa» di un commerciante delle vie interessate che, vedendo l’opera dal vivo, si trasforma in un «aderisco anch’io» decidendo di contribuire con una quota. «Questo è lo spirito giusto – afferma l’ideatore del progetto – lavorare fianco a fianco, coesi per il bene della città indipendentemente dallo schieramento politico».
Un evento che lo stesso Longobardi vuole definire a-politico perchè, l’importante non è prendersi il merito di un’iniziativa ma realizzare un qualcosa che possa creare attrattività ed interesse per Gallarate. «Speriamo che i nostri concittadini apprezzino il tocco di colore che stiamo regalando a Gallarate – afferma l’assessore alle attività produttive – Come amministrazione comunale e come Distretto Urbano del Commercio siamo favorevoli agli eventi che possono contribuire a ravvivare il centro». Gli ombrelli arcobaleno,
che verranno installati entro domenica, non saranno solo un elemento decorativo, ma un vero e proprio contenitore di eventi. «Abbiamo acquistato due mascotte che arriveranno a giorni e che ci accompagneranno tutta l’estate» spiega Longobardi che sottolinea come molte attività stanno creando dei prodotti ad-hoc. Un esempio è la gelateria il Ghiottone: «Stiamo realizzando un gelato a più strati, un mix di gusti variopinto ispirato agli ombrelli – racconta il proprietario
– devo ammettere però che l’idea è di mia moglie Pina».