Il 16 maggio del 1982, il Varese di Eugenio Fascetti batteva 2-0 il Lecce a Masnago e tornava a sperare nella promozione in serie A. Quel giorno in campo in maglia giallorossa c’era anche un difensore dalla criniera folta, prossimo al traguardo dei 24 anni: era Antonino Imborgia, nominato proprio ieri «vicepresidente esecutivo con delega sportiva» del Varese.
Come andò a finire nel 1982 è cosa risaputa: i biancorossi persero la promozione in A all’Olimpico con la Lazio. Mentre Imborgia lasciò il Lecce per trasferirsi alla Reggiana.
Ora eccolo al Varese, che dovrà sudare fino all’ultima giornata per conquistare la salvezza. E lo farà insieme al nuovo vicepresidente esecutivo, che verrà presentato nel pomeriggio di oggi.
Imborgia, ex calciatore che per alcuni anni è stato anche agente di giocatori, tra cui l’asso argentino Gabriel Omar Batistuta, ha alle spalle una lunga carriera dirigenziale e ha ricoperto incarichi in Como, Genoa, Salernitana, Piacenza, Grosseto e Parma.
Nel 2009 ha acquisito il club belga Kas Eupen,
mantenendone il controllo fino al luglio 2011 e portandolo alla promozione nella massima categoria. Tra i vari suoi successi all’estero c’è quello recente nella Coppa di Slovenia, centrata proprio quest’anno con il Nova Gorica.
A Varese, Imborgia trova una nuova carica di responsabilità legata anche – e soprattutto – al campo. Se è vero che il direttore sportivo della squadra rimane Spartaco Landini, in questo momento assente per sottoporsi a cure mediche, è altrettanto vero che Imborgia risulta iscritto all’albo dei direttori sportivi e dunque ha le competenze per svolgere questo fondamentale ruolo.
Nella conferenza stampa di questo pomeriggio la società chiarirà i dettagli sulle mansioni di Imborgia, che porterà con sé forze disposte a dare una mano al presidente Nicola Laurenza o a rilevare addirittura il club.
Non è un caso infatti che l’ex difensore del Lecce entri in scena all’indomani della scadenza di ieri, ultimo giorno utile per pagare gli stipendi e i contributi di settembre e ottobre. A differenza del Brescia, che non ha regolato la situazione (riceverà altri due punti di penalizzazione, arrivando a un drammatico -6), il Varese è stato puntuale. E sembra che di questo debba dire grazie a nuovi partner legati proprio a Imborgia.
Il direttore generale biancorosso Beppe D’Aniello è soddisfatto: «Abbiamo pagato con puntualità, evitando ulteriori penalità. Dietro la scrivania abbiamo vinto e presto torneremo a farlo anche in campo. Abbiamo fiducia nel nostro allenatore, che è un grande, e nel gruppo, che, senza retorica, per noi è il migliore del mondo».
«La squadra è giovane e senza il -4 avremmo 19 punti – continua – in estate avrei messo la firma per averli a questo punto della stagione. Ci serve equilibrio: mai esaltarci troppo quando le cose vanno bene e mai abbatterci quando non girano per il verso giusto».
D’Aniello parla del confronto che c’è stato lunedì sera alla fine del posticipo perso con il Latina, quando lui e Bettinelli si sono intrattenuti a parlare con gli ultrà: «I nostri tifosi sono encomiabili e vanno ammirati perché ci seguono dappertutto, anche in lunghi viaggi come a Latina. Hanno fiducia nel Varese e sappiamo che uniti si vince».
Adesso il Varese ha un nuovo vicepresidente esecutivo e Imborgia lavorerà a stretto contatto con la squadra. Oggi risponderà alle domande dei giornalisti. Poi per il nuovo dirigente sarà tempo di badare al campo: arriva dopo lo stop di Latina e alla vigilia delle tre finali con Crotone, Pescara e Ternana, che devono risollevare i biancorossi prima della fine del girone di andata.