I lavoratori statali si ammalano più dei dipendenti privati. Le assenze per malattia dei dipendenti pubblici, però, durano meno rispetto a quelle di chi lavora nel privato. La ‘classifica’ nazionale racchiude situazioni regionali molto diverse: in alcune zone del paese i lavoratori si ammalano di più, in altre sembrano godere di una salute decisamente migliore.
I dati
Nel 2024 l’incidenza delle assenze per malattia nel pubblico sono state molto più alte che nel privato. Una tendenza storica che trova una ulteriore conferma anche dalla lettura delle statistiche relative alle assenze per malattia degli ultimi 7 anni.
E’ quanto segnala l’ufficio studi della Cgia in un’analisi su dati Inps. Le cifre evidenziano come, nei primi due trimestri del 2024, il differenziale tra i due settori è stato molto significativo. Se tra gennaio e marzo di quest’anno il 33% dei dipendenti pubblici è rimasto a casa almeno un giorno per malattia, tra i privati la quota è stata del 22%; nel 2° trimestre, invece, per i primi la soglia delle assenze è scesa al 26% e per i secondi al 18%. In linea di massima, si può affermare, con buona approssimazione, che i lavoratori del pubblico impiego si ammalano più dei privati; ma i giorni medi di assenza dei primi sono leggermente inferiori ai secondi.
Una regione da record
In Calabria nel 2023 i giorni di malattia medi sono stati il doppio rispetto a Veneto ed Emilia Romagna. Dall’analisi dell’ufficio studi della Cgia emerge che il numero di giorni di malattia registrato nel 2023 in Italia, il dato medio, è stato pari a 8,5; se nel settore pubblico si è attestato a 8,3, nel privato è stato leggermente superiore e pari a 8,6. In tutti i casi, comunque, rispetto al 2017 la situazione è in netto miglioramento: il dato medio nazionale, ad esempio, è sceso del 16%. Le differenze a livello regionale sono comunque molto marcate.
La regione dove i lavoratori si sono ammalati di più è la Calabria; chi si è ammalato è rimasto a casa mediamente 15,3 giorni (9,6 giorni l’assenza dei dipendenti pubblici e ben 18,8 degli occupati nel privato). Praticamente il doppio di quanto registrato in Emilia Romagna e in Veneto, che, invece, hanno entrambe cumulato 7,8 giornate medie di malattia.
Dopo la Calabria, i lavoratori più “malaticci” d’Italia sono quelli della Basilicata con 10,2 giornate medie di assenza. Seguono gli occupati della Valle d’Aosta con 9,7, quelli della Sardegna con 9,6 e quelli del Molise con 9,4. Rispetto al 2017, in tutte le regioni il numero delle giornate medie di assenza per malattia è in calo, con punte del -20% proprio nel Mezzogiorno (addirittura -23 per cento in Calabria).