– Sono almeno duecento gli automobilisti residenti nel Varesotto immortalati nel dossier fotografico dei “furbetti” della sosta: la campagna di sensibilizzazione li ha ribattezzati gli “impostori”, e sono coloro che senza averne diritto parcheggiano sul posto dei disabili.
Il progetto “fotografa l’impostore” è stato promosso, insieme ad altre persone, da una donna che vive ad Albiolo, in provincia di Como, , 48 anni e disabile dall’età di 29 anni. «Tutto – racconta la comasca – è partito da un post del presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Treviso, , nel quale faceva riferimento alla solita sosta selvaggia, in particolare sui posti dei disabili. A quel punto gli ho chiesto cosa si potesse fare per migliorare la situazione. Che contributo poter offrire a una causa importante. Ci siamo attivati e abbiamo promosso questa campagna . In tanti hanno aderito».
Sono un’ottantina, infatti, i volontari disseminati sul territorio che, armati di macchina fotografica, ogni giorno incastrano automobilisti dallo scarso senso civico. E Varese non fa, purtroppo, eccezione. «Abbiamo già ricevuto tantissime foto – spiega la Orsatti – con macchine parcheggiate senza contrassegno sul posto dei disabili. Anche a Varese e provincia. Abbiamo ricevuto ad esempio delle foto da Malnate, dalla zona della stazione e dal parcheggio vicino al comune, da Venegono Superiore, Tradate, Solbiate Arno,ma anche diverse foto dal capoluogo. A esempio dall’ospedale di Circolo, ma anche davanti al Del Ponte, poi la zona delle Ferrovie dello Stato». Anche la provincia di Varese ha fatto la sua parte in quanto a scarsa educazione stradale. Ma non è andata meglio nella provincia di Como da cui sono arrivate grossomodo lo stesso numero di infrazioni registrate nel Varesotto.
«L’obiettivo – spiega la signora di Albiolo – è di poi quello di accumulare il materiale fotografico e di inviarlo ai vari sindaci dei comuni dai quali abbiamo ricevuto le segnalazioni. Poi ogni sindaco si comporterà come meglio crede. Ma ricordiamo che per queste situazioni sono previste multe da ottanta euro oltre alla perdita di due punti dalla patente».
L’iniziativa proseguirà anche nelle prossime settimane: «Ci siamo resi conto – dice – che da
quando la vicenda è stata resa pubblica la situazione in diverse zone è migliorata. Diversi posti di disabili sono liberi. Forse l’attività di sensibilizzazione che stiamo portando avanti sta producendo i propri frutti».