– Imprenditore e pusher: a stroncare la sua doppia vita ci hanno pensato i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Varese.
In manette è finito un insospettabile di 52 anni, residente a Casale Litta, impresa (con tanto di dipendenti) a Mornago. Insospettabile e incensurato che davvero aveva una sorta di doppia attività. Lavorava in azienda ma spacciava per arrotondare.
I carabinieri gli hanno sequestrato 250 grammi di hashish. All’imprenditore i carabinieri sono arrivati al termine di un’attività di indagine partita nel nord della provincia.
Un giro di spaccio che gli inquirenti stavano cercando di smantellare arrivando al vertice della piramide, dopo aver bloccato parecchi acquirenti. Ed è stato proprio uno dei fidati clienti dell’imprenditore a portare i carabinieri a destinazione.
L’uomo infatti veniva monitorato costantemente: era un assiduo e noto consumatore di stupefacenti. Seguendo lui gli investigatori erano certi di arrivare sino allo spacciatore.
E così è stato.
Il cliente ha raggiunto l’imprenditore-pusher in azienda. Gli inquirenti erano piuttosto sorpresi dalla destinazione scelta dal consumatore abituale: una ditta più che rispettabile, tra l’altro chiusa nella settimana di Ferragosto, festiva per definizione, non è esattamente un luogo di spaccio usuale. Solitamente i pusher agiscono in modo diverso, e hanno un diverso profilo.
I carabinieri si sono quindi mossi con cautela per evitare di danneggiare la delicata attività di indagine. Tutto però lasciava presupporre che il cliente in quell’azienda ci fosse andato per acquistare della droga.
L’uomo è entrato in ditta e i carabinieri hanno atteso con pazienza che ne uscisse. A quel punto, senza che lo spacciatore si accorgesse di nulla, hanno fermato l’acquirente.
Che alla fine ha ammesso di aver appena acquistato lo stupefacente dal titolare dell’azienda. I carabinieri hanno quindi eseguito l’accesso alla ditta. Pizzicando il 52enne in piena flagranza. Ad incastrare l’uomo, infatti, non c’era soltanto la testimonianza del cliente. Nascosti in azienda i carabinieri hanno trovato anche 250 grammi di hashish, decisamente non una modica quantità di droga.
Per l’imprenditore-pusher sono così scattate le manette. L’uomo è stato arrestato d’intesa con la procura di Busto Arsizio per detenzione ai fini di spaccio. L’arresto è già stato convalidato; l’imprenditore è sottoposto alla misura di custodia cautelare degli arresti domiciliari. A quanto pare con l’attività di spaccio arrotondava gli introiti dell’azienda, utilizzando i guadagni extra per concedersi qualche sfizio in più.