GALLARATE Un italiano di 49 anni, pizzaiolo a Lugano e già noto alle forze dell’ordine italiane, sarà processato con la formula del rito abbreviato. L’accusa è di aver spacciato una tra le droghe più pericolose e meno conosciute sulla scena delle sostanza stupefacenti, la Shaboo, una metanfetamina definita “etnica”, in quanto utilizzata prevalentemente da filippini, ma che sta prendendo sempre più piede anche al di fuori della comunità asiatica. La sostanza si presenta sottoforma di cristalli, viene fumata per mezzo delle pipe da crack e crea un forte senso di dipendenza, oltre che paranoie e stati d’ansia continui.
L’uomo, originario delle marche, nel giugno del 2010 era stato fermato dalla polizia a Malpensa con mezzo chilo di cristalli Shaboo: la sua attività però, era cominciata almeno nel 2007, e lo spaccio della sostanza gli aveva fruttato quasi 300mila euro. Oltretutto, aveva cercato di riciclare una cifra pari a 500mila euro proveniente da traffici illeciti che l’uomo conduceva tra Lugano e l’Italia. Dopo l’episodio occorso a Malpensa, l’uomo era stato sottoposto all’ordine restrittivo del divieto di espatrio che però esso aveva prontamente violato, rifugiandosi in Svizzera; nella Confederazione è infatti stato arrestato in luglio.
Come riporta il Corriere del Ticino, l’indagato ha accettato una proposta di condanna a tre anni ed al pagamento di 90mila franchi, ossia circa 73mila euro.
j.bianchi
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