Barcellona, 25 set. (TMNews) – Oggi i catalani dovranno dire addio alla Corrida. L’ultimo spettacolo in cartellone – con José Tomas, uno dei matadores più apprezzati dagli specialisti – andrà in scena infatti questa sera nella Plaza Monumental di Barcellona. Poi, dal primo gennaio, giorno in cui entrerà in vigore la messa al bando della “Fiesta Nacional, ovvero la corrida, per gli appassionati catalani resterà solo la televisione.
La legge che proibisce la corrida in Catalogna era stata approvata l’anno scorso dal Parlamento regionale con 68 voti a favore, 55 contrari e 9 astenuti: il voto era arrivato dopo la presentazione di 140.000 firme raccolte in 120 Paesi da parte della Società Mondiale per la protezione degli animali.
Pur presentato come l’ennesima puntata del braccio di ferro politico e culturale fra Barcellona e Madrid, il dibattito catalano non ha fatto che ratificare una tendenza già in atto da tempo: la corrida – icona della cultura spagnola e grande passione di intere generazioni di turisti – sta diventando sempre meno popolare.
La Catalogna, d’altronde, non è la prima regione a mettere fuori legge la tauromachia : già le Canarie vietarono le corride nel 1991, ma nelle isole non se ne svolgeva una da un decennio e l’obiettivo della legge era in realtà mettere al bando i tradizionali combattimenti fra galli (ancora praticati clandestinamente).
Ihr/Mgi
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