Spagna; I Pirenei si sciolgono, i ghiacciai scompariranno presto


Madrid, 24 feb. (Apcom)
– I ghiacciai sul versante spagnolo dei
Pirenei si stanno sciogliendo a un ritmo velocissimo e, rispetto
a 115 anni fa, hanno perso l’88% della loro estensione. Lo
riporta oggi il quotidiano ‘El Pais’, che cita uno studio del
governo di Madrid secondo cui i ghiacciai iberici hanno ormai
appena 206 ettari di estensione (poco meno di tre volte la Villa
Borghese). Nel 1894, quando il geografo francese Franz Schrader
effettuò le prime rilevazioni, erano 1.779 ettari, e anche se
oggi si considera questo dato “un po’ esagerato”, il calo è
vertiginoso.

Se le cose continueranno così, e sarà difficile impedirlo, i
ghiacciai pirenaici sul versante spagnolo scompariranno del tutto
entro la metà del secolo. Secondo lo studio, lo scioglimento dei
ghiacciai è peggiorato negli ultimi anni, perché dal 2002 si sono
persi 72 ettari (ovvero il 25% dei 278 esistenti quell’anno).
Alcuni ghiacciai maggiori, come quello della Maladeta, si sono
letteralmente dimezzati, mentre quelli minori sono spesso
scomparsi del tutto: Schrader ne aveva contati 27, e anche se
alcuni sono in realtà nevi perenni immobili (glaci nevati o
glacieret), ormai ne restano soltanto nove attivi.

Perfino negli anni come quello attuale o l’anno scorso, quando le
precipitazioni nevose sono state abbondanti, i ghiacciai non
crescono più, tutt’al più si stabilizzano: “Servono 20 inverni
come questo”, spiega Fernando Lampre, geografo e presidente del
Patronato dei monumenti glaciali e pirenaici, “altrimenti, in 25
o 30 anni scomparirà la metà dei ghiacciai e a metà del secolo
scompariranno completamente”. Il versante spagnolo soffre più di
quello francese perché esposto a sud, e i Pirenei soffrono più
delle Alpi perché i loro ghiacci sono ad altitudini inferiori
(3.000 metri anziché 4.000).

Quanto alle cause, lo studio rileva l’aumento della temperatura
globale di 1 grado dal 1950 e il calo delle precipitazioni di 400
litri per metro quadrato. Le più nevicate più importanti sono
quelle di agosto, che ‘isolano’ le nevi perenni e le proteggono
dal sole autunnale fino all’inverno: negli ultimi anni sono
sempre più rare. Secondo Lampre, la causa è chiara e si chiama
riscaldamento climatico, “un fenomeno mondiale che non fa marcia
indietro”. E se anche la tendenza fosse invertita in futuro, per
i ghiacciai spagnoli è già troppo tardi: ormai “hanno una data di
scadenza”, dice il geografo. Se mai si riformeranno, ci vorranno
di nuovo migliaia di anni.

Ape

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