Madrid, 25 feb. (Apcom) – Nuovo, durissimo scontro fra il Partido
popular (Pp) e il giudice Baltasar Garzon nella ‘tangentopoli’
spagnola su cui il magistrato indaga da circa tre settimane: oggi
il partito guidato da Mariano Rajoy, che accusa Garzon di aver
ordito un complotto politico-giudiziario contro il centrodestra
con la complicità del governo di José Luis Zapatero, ha
presentato una denuncia al Tribunale supremo contro il giudice
per ‘prevaricazione’, chiedendo la sua sospensione per un periodo
fra 10 e 20 anni.
L’accusa del Pp è che Garzon abbia dolosamente ritardato le
richieste di trasferimento della giurisdizione dal suo ufficio di
giudice istruttore ai Tribunali superiori regionali: questi sono
competenti per legge quando in una causa siano implicati
consiglieri o assessori regionali, come è appunto il caso in
questo scandalo di corruzione e tangenti che riguarda il partito
soprattutto nelle regioni di Madrid e Valencia. Lo stesso Rajoy
oggi ha accusato pubblicamente Garzon di una condotta
“manifestamente e coscientemente ingiusta”. Nella denuncia si
menziona anche la polemica battuta di caccia a cui Garzon
partecipò il fine settimana dopo l’apertura dell’inchiesta
assieme al ministro della Giustizia Mariano Fernandez Bermejo,
dimessosi l’altro ieri dopo una valanga di critiche.
Ma Garzon oggi ha risposto al fuoco con il fuoco, chiedendo a sua
volta alla Procura anticorruzione un parere sul trasferimento al
Tribunale Supremo della causa nel suo insieme: un fatto
inquietante per il Pp, perché la competenza del Supremo è
prevista nel caso di coinvolgimento penale di deputati e senatori
nazionali. L’inchiesta, che finora si è limitata a sindaci,
imprenditori corrotti, assessori e consiglieri regionali, e al
‘governatore’ regionale di Valencia Francisco Camps, farebbe un
nuovo salto di qualità capace di danneggiare ancora di più
l’immagine del Pp: soprattutto in vista delle elezioni regionali
in Galizia e nei Paesi Baschi di domenica prossima, considerate
un importante test politico per Rajoy.
In effetti, nelle intercettazioni filtrate alla stampa (su cui Il
Pp chiede che si revochi il segreto istruttorio per mettere fine
allo stillicidio di notizie), emergono i nomi di due eletti
nazionali: il deputato e attuale vicecapo della comunicazione del
Pp, Esteban Gonzalez Pons, e Luis Barcenas, tesoriere del partito
e senatore. Garzon ha chiesto alla procura di rispondergli entro
un termine massimo di 48 ore.
Ape
MAZ
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