Varese Condanna a dieci anni con giallo per Gianluca Salzano accusato di essere il mandante dei tre colpi d’arma da fuoco esplosi nella notte tra il 25 e il 26 novembre 2007 contro la caserma dei carabinieri di Porto Ceresio. Una sentenza che si è tinta di giallo: nel primo pomeriggio (i giudici sono rientrati in aula dalla camera di consiglio alle 16 di oggi) uno dei carabinieri addetti alla vigilanza del tribunale ha ritrovato nell’atrio
il proiettile di un fucile da caccia.
Il proiettile era stato lasciato da qualcuno accanto alla porta di ingresso al palazzo di giustizia, sulla sinistra vicino ad uno dei lunghi porta ombrelli neri. Chi ha sistemato il colpo ha dovuto gioco forza lasciarlo lì; meno di tre metri dopo la porta d’ingresso, infatti, ha sede il metal detector a servizio della sicurezza del tribunale. Chiunque entri viene ispezionato dalle guardie della vigilanza e dai carabinieri in servizio; borse o cartellette vengono a loro volta “radiografate” per controllarne il contenuto.
Il palazzo di giustizia questo pomeriggio era militarizzato: nell’aula dove il collegio ha letto la sentenza di condanna a carico di Salzano c’erano diversi carabinieri che hanno accompagnato all’uscita dall’aula il pubblico ministero Tiziano Masini (titolare dell’indagine e rimasto applicato al procedimento dopo il trasferimento alla procura generale di Milano). Gli accertamenti sono in corso in modo capillare; la sentenza letta questo pomeriggio era delicata, il ritrovamento del proiettile ha aumentato la tensione. Le indagini dovranno verificare se i due fatti siano collegati oppure se proiettile e sentenza siano episodi scollegati. I carabinieri stanno visionando le immagini registrate dalle numerose telecamere di sicurezza in servizio nel palagiustizia.
Simona Carnaghi
Sul giornale in edicola venerdì 18 gennaio tutti i particolari della sentenza
f.artina
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