Sparò a due persone: la Procura di Milano chiede 7 anni di carcere per il trapper Shiva

Il 24enne Andrea Arrigoni a processo per il ferimento di presunti aggressori mandati da un rivale per colpirlo. Il giovane cantante è imputato di tentato omicidio, detenzione d'arma da sparo e ricettazione della stessa, seppure la pistola non sia mai stata recuperata

MILANO – La procura di Milano ha chiesto una condanna a 7 anni di reclusione per il trapper Shiva, alias di Andrea Arrigoni, a processo con rito abbreviato per aver sparato e ferito l’11 luglio 2023 due presunti suoi aggressori all’interno del cortile degli uffici della sua casa discografica a Settimo Milanese.

Il giovane cantante è imputato di tentato omicidio, detenzione d’arma da sparo e ricettazione della stessa, seppure la pistola non sia mai stata recuperata. Tuttavia, dall’analisi del suo cellulare i poliziotti della Squadra mobile, coordinati dalla pm Daniela Bartolucci, hanno trovato alcune immagini di una pistola compatibile con i proiettili repertati dalla Scientifica sulla scena.

Il cantante 24enne, difeso dagli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, era finito in custodia cautelare in carcere lo scorso 26 ottobre per poi passare agli arresti domiciliari il 24 febbraio. Il prossimo 3 luglio parlerà la difesa che ha sempre sostenuto che Shiva avrebbe sparato i colpi non per uccidere, ma in reazione all’aggressione subita dai due lottatori di Mma rimasti feriti. Il Tribunale (ottava sezione penale) ha calendarizzato un ulteriore udienza la settimana successiva per le eventuali repliche e la sentenza.