Washington, 28 gen. (TMNews) – Nel venticinquennale del disastro del “Challenger”, la Nasa ha osservato ieri la “giornata della memoria” per ricordare i 24 astronauti morti in missione dal 1964 ad oggi: il direttore generale dell’Agenzia spaziale, Charles Boden, ha deposto una corona di fiori nel cimitero militare di Arlington.
L’esplosione del Challenger, con sette astronauti a bordo, avvenne in diretta televisiva 73 secondi dopo il lancio, il 28 gennaio del 1986; una commissione d’inchiesta accertò che l’incidente era avvenuto a causa di un giunto difettoso di uno dei razzi ausiliari della navetta.
“Piangiamo i coraggiosi astronauti che hanno affrontato l’estremo sacrificio per sostenere le missioni della Nasa nel corso della storia gloriosa dell’Agenzia: attraverso i trionfi e le tragedie, ciascuno di noi ha beneficiato del loro coraggio e della loro devozione, e rendiamo omaggio alla loro memoria impegnandoci per un domani migliore”, ha dichiarato il presidente Barack Obama in un comunicato.
La tragedia del Challenger è avvenuta nello stesso periodo dell’anno di quelle dell’Apollo 1 (il 27 gennaio del 1967, motivo per cui venne scelta successivamente la data del Remembrance Day) e del Columbia (il primo febbraio del 2003).
Mgi
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