Francobolli per un valore di 120mila euro. Si appresta ad acquistarli il comando della Polizia locale di Gallarate che, da qui alla fine del 2016, li userà per inviare le multe agli automobilisti indisciplinati “pizzicati” sulle strade della città. Un aspetto curioso, ma comunque da non sottovalutare, non foss’altro che per l’impatto che questa spesa ha sui conti comunali. Il titolate, spalmato su un periodo di 18 mesi, è calcolato sulla base dei costi storicamente sostenuti dall’ente
per inviare le notifiche relative alle multe e agli atti giudiziari. Fatti due conti, si tratta di più di 6.500 euro ogni mese. E il “guaio” è che non c’è possibilità di ottenere sconti. Siccome infatti la spedizione degli atti è delegata a Poste Italiane, che è una società controllata al 100% dal ministero delle Finanze e che quindi rientra nella pubblica amministrazione, non «viene richiesta la capacità a contrarre». Ovvero, traducendo dal burocratese la formula utilizzata nella delibera che autorizza la spesa, non c’è la possibilità di fare una gara per ottenere un prezzo migliore né di chiedere uno sconto.
E così Palazzo Borghi è costretta a spendere 120mila euro in francobolli. Cifra che farebbe la gioia di ogni appassionato di filatelia, ma che piacerà meno ai contribuenti gallaratesi. I quali possono almeno consolarsi pensando a questa spesa come a un investimento.
Ricevendo le multe a casa, gli automobilisti indisciplinati dovranno correre a pagarle. E così nelle casse comunali i 120mila euro spesi per spedire i documenti rientreranno con gli interessi, rendendo meno amara la spesa sostenuta dal comando della Polizia locale per l’acquisto di francobolli. Anche se forse, per gli automobilisti multati, questa potrebbe essere solo un’amara consolazione.