Speranza per Paolo: «L’ho visto a Milano»

Un amico del diciannovenne scomparso in Val Grande lo ha incontrato venerdì in stazione Cadorna. Tra lunedì e martedì attivato il profilo Facebook. E spuntano le tracce del cellulare: ha visto i messaggi?

, lo studente diciannovenne dato per disperso in Val Grande, sarebbe stato avvistato venerdì mattina nella stazione di Milano Cadorna. La segnalazione è attendibile dal momento che, a vederlo, è stato un conoscente. Entrambi i ragazzi frequentano il Twiggy e hanno un amico in comune. Il ragazzo, completamente all’oscuro delle ricerche in corso proprio quel giorno in Val Grande, non si è stupito di vedere Paolo. Ma ha notato che era vestito in modo anomalo rispetto al solito.

Il ragazzo non ha ripensato all’incontro fino a martedì sera, quando si è imbattuto nella pagina Facebook “Dove è Paolo Rindi?”. L’avvistamento è stato segnalato subito ai carabinieri di Verbania, a cui fa capo l’indagine. A questo si somma un segnale arrivato da Facebook. Nella notte tra lunedì e martedì, alle 2.30 circa, il profilo Facebook di Paolo era attivo. Gli amici sono riusciti a fotografarlo con il puntino verde, che indica “online”. Poi il puntino è scomparso. Inoltre, ma questo punto è meno chiaro, un’amica ha notato che un messaggio spedito a Paolo era stato visualizzato recentemente. Paolo aveva con sé uno smartphone al momento della scomparsa, ma senza abbonamento per la navigazione in internet. L’accesso a Facebook, di conseguenza, potrebbe essere avvenuto o attraverso un collegamento wireless o attraverso un altro dispositivo, magari da un internet point.

All’inizio era stata vagliata anche l’ipotesi che il profilo di Paolo fosse stato attivato da un tecnico dei computer. Prima di partire per il trekking, infatti, Paolo aveva chiesto al padre la cortesia di portare il pc a formattare. Compito che il tecnico ha svolto il 5 febbraio, quindi tre giorni prima che il profilo tornasse attivo. «Questi avvenimenti hanno riacceso la nostra speranza di trovare Paolo – afferma lo zio – È inverosimile che qualcun altro stia usando il suo account Facebook.

Stiamo aspettando che la procura incarichi la polizia postale di capire da dove il profilo Facebook di Paolo abbia lanciato i segnali. Inoltre, si potranno studiare le celle localizzate dal cellulare». I nuovi elementi cambiano lo scenario. Paolo potrebbe non essere più tra le montagne. I parenti hanno sospeso le ricerche in Val Grande e confidano su altre piste. Per esempio, ottenuto il via libera della procura, potrebbero essere visionate anche le telecamere della stazione di Cadorna. Da quelle potrebbe arrivare qualche elemento in più. Paolo potrebbe essere in difficoltà. I parenti hanno deciso di rivolgersi alla trasmissione “Chi l’ha visto?”: diffondere le foto del ragazzo in tutta l’Italia potrebbe essere sicuramente utile per ritrovarlo. Paolo era partito il 29 gennaio per un trekking in Val Grande di sei giorni. Il 31 gennaio il suo nome compare su un registro nel bivacco di pian di Boit, dove Paolo incontra due escursionisti. Sempre il 31 gennaio Paolo manda un messaggio alla madre, con scritto che avrebbe anticipato il ritorno a martedì 2 febbraio.

Viene notato il primo febbraio tra Pogallo e Cicogna da due coppie di escursionisti mentre cammina verso Cicogna. Poi il nulla. Un cane molecolare segue le sue tracce e le perde sull’asfalto, sempre vicino a Cicogna. Paolo era senza soldi, che abbia accettato un passaggio da qualcuno che lo ha portato fino a Milano? Chiunque veda Paolo, o pensi di averlo visto, o dovesse avere qualche elemento utile per le ricerche, contatti al più presto le forze dell’ordine.