Dalla panchina alla scrivania nel giro di 49 giorni.
È stato questo il percorso compiuto da Marco Spilli, allontanato dalla guida tecnica della prima squadra lo scorso 27 settembre, e ora di nuovo membro della famiglia rossoblù con una nuova carica: quella di direttore tecnico. «Voglio chiarire subito quale sarà il mio compito – afferma l’ex tecnico delle fenici – Questa carica non è quella di direttore sportivo, sono due cose differenti».
Entrando poi nei particolari: «Si tratta di un ruolo legato al “campo” che avevo già ricoperto all’inizio del mio percorso alla Varesina, quando giocavamo in Promozione. Poi con l’aumentare degli impegni – viste le promozioni – non ho più potuto ricoprirlo. Il mio compito sarà quello di organizzare e coordinare il lavoro all’interno del Settore Giovanile, lavorando al fianco di chi sta facendo crescere ottimamente i giovani per seguire il percorso indicato dalla società. Per quanto riguarda la prima squadra cercherò di essere un consigliere tecnico, fornendo tutto il supporto che mister Marzio e i ragazzi necessiteranno».
A proposito del rapporto con Alessandro Marzio, Marco Spilli vuole «Zittire le malelingue: chiariamo anche questo punto, perché a me e alla società non piacciono le pagliacciate. Non sarò mai un ostacolo, quindi prima di accettare questa carica ho parlato con tutti. Alessandro (Marzio) compreso. Lui sta facendo molto bene, come avevo previsto e detto pubblicamente, quindi sono contento, anche perché nel momento dell’esonero avevo consigliato lui come mio successore».
Ma il nuovo direttore tecnico rossoblù si aspettava questa opportunità? «A dire il vero è da un po’ di tempo che me lo avevano proposto, però i tempi non erano maturi perché io accettassi. Non sarebbe stato giusto, ma ora, con la squadra nuovamente in salute, la situazione è diversa».
Tra le idee per far crescere le squadre giovanili ce n’è una in particolare: «Nel periodo in cui sono stato fermo ho avuto modo di vedere molte partite, soprattutto quelle dell’Inter Primavera. Essendo un Centro di Formazione dei nerazzurri, mi piacerebbe portare alla Varesina qualche loro giocatore».
E infine, i ringraziamenti a una società per cui Spilli vuole essere ancora importante: «Il cuore mi diceva che dovevo accettare per terminare un progetto lasciato incompiuto, dando una mano in un’altra veste a una società che devo soltanto ringraziare per tutto. Voglio essere un valore aggiunto».