Affrontare Bologna non è mai come scontrarsi con un avversario qualunque. La storia tante volte ha messo di fronte Varese e la Virtus nel confronto che va in scena di nuovo questa sera al PalaWhirlpool, premiato dalla diretta televisiva (biglietti disponibili per tutti i settori: in prevendita 744 ticket staccati).
Openjobmetis-Granarolo (clicca qui per seguire la diretta dell’incontro) non sarà mai una partita come le altre per chi ha vissuto l’epoca d’oro del basket biancorosso e ricorda ancora le gloriose finali scudetto che la Mobilgirgi seppe far sue nel 1977 e nel 1978.
Non lo sarà per Gianmarco Pozzecco, che torna in panchina dopo la squalifica proprio contro la squadra affrontata in carriera, in maglia Fortitudo, in quel mitico derby che così tanto manca al basket italiano di oggi.
E non lo sarà nemmeno per Max Ferraiuolo, protagonista di tante altre sfide con le V nere entrate comunque nella leggenda, malgrado il periodo meno fortunato a livello di trionfi.
Come quella datata 25 novembre 1990, la partita della grande rissa, finita con 19 espulsi, fra giocatori e dirigenti. «Tutto cominciò da uno scontro fra Clemon Johnson, Ray Richardson e il nostro Stefano Rusconi – racconta l’ex play e attuale team manager biancorosso – In quei momenti, l’istinto prevalse sulla ragione ed entrambe le panchine, me compreso, si catapultarono in campo, per prendere le difese dei compagni coinvolti».
Il tutto accadde proprio a Masnago: «Da lì a un attimo ci ritrovammo in massa a vedere la fine del match dal tunnel degli spogliatoi», aggiunge Max.
Episodio eclatante, che fa dire anche al team manager della Openjobmetis che «le partite contro Bologna hanno sempre qualcosa di speciale».
Anche ora che la gloria, per entrambe le squadre, appartiene a periodi più o meno lontani, con i due coach, Pozzecco e Valli, che si trovano ad affrontare situazioni talvolta anche complicate. Da un lato Varese, impegnata a non sciupare subito il capitale di rinnovata fiducia ed entusiasmo guadagnato col successo di otto giorni fa a Brindisi. «Una vittoria giunta forse nell’occasione più inaspettata e che ha rasserenato l’ambiente, smorzando le tensioni e fornendoci l’occasione di dare, questa sera, una svolta alla nostra stagione», sottolinea Max.
Dall’altra Bologna, partita in salita ancora prima di iniziare, con quel -2 in classifica dovuto al ritardo nei pagamenti all’erario. Una squadra che arriva a Masnago con parecchie incertezze di formazione, con il quasi sicuro assente Portannese e gli incerti Hazell e Imbrò, a far da contrappeso alla perdurante mancanza in biancorosso dell’uomo chiave Kangur, di rientro a fine gennaio.
«Ma quello che ci auguriamo è che ci sia comunque grande spettacolo e che le iniziative in programma, come il Teddy Bear Toss (il lancio di orsetti di peluche in campo per beneficenza, ndr), favoriscano il giusto clima – sottolinea Ferraiuolo – Perché, malgrado sia evidente come certe atmosfere dei tempi passati si siano oggi un po’ perse, questa è una partita che per noi conta davvero tanto: i giocatori sono i primi ad esserne consapevoli».