Emergenza terremoto, il grande cuore dei bustocchi in aiuto delle popolazioni del Centro Italia: «Abbiamo deciso di partire al più presto, ci ha spinto il cuore» ammette il manager del Distretto Urbano del Commercio Gaetano Spinola.
È al suo ufficio al pianterreno di Palazzo Gilardoni che un migliaio di bustocchi, e non solo, si sono indirizzati per portare materiale di prima necessità da destinare alle popolazioni terremotate. L’ennesima, commovente, dimostrazione di generosità della città verso chi soffre.
«Appena abbiamo aperto la raccolta, ci siamo subito trovati in imbarazzo, per la grande quantità di materiale che arrivava» racconta Spinola, che mercoledì scorso, a poche ore dal devastante sisma che ha colpito la zona di Amatrice, si è incontrato con il vicesindaco Stefano Ferrario, “sindaco di agosto” in assenza del numero uno Emanuele Antonelli, concordando di usare la sede del Distretto come punto di riferimento per la raccolta di beni di prima necessità.
«Non potevamo immaginare che nel giro di poche ore così tanta gente potesse arrivare con tutto questo materiale – fa sapere il manager del Distretto – una generosità incredibile. La domanda più frequente era: siamo certi che arriverà a destinazione? Ecco perché giovedì, dopo aver inscatolato centinaia di prodotti, abbiamo deciso di partire subito». Perché a Palazzo Gilardoni era stato raccolto materiale di prima necessità: pannolini, omogeneizzati per bambini, farmaci, latte, acqua, spazzolini e dentifrici,
oltre agli alimenti. Beni che sarebbero potuti servire subito agli sfollati.
«Siamo partiti perché ci ha spinto il cuore. Non l’incoscienza, se non si fosse potuto arrivare a destinazione saremmo tornati indietro senza problemi» spiega Spinola.
Il primo carico messo sul furgone del Distretto e giunto venerdì a Borbona, in provincia di Rieti, è stato «apprezzatissimo», nonostante già i media riportavano gli inviti a preferire gli sms solidali alle raccolte di materiale.
«Ci hanno ringraziato e detto che il nostro furgone era il più idoneo tra quelli arrivati e che era il primo carico di beni davvero di prima necessità».
Missione compiuta, a Palazzo Gilardoni è già pronto un secondo carico, che partirà non appena i contatti sul posto – dal responsabile del corpo di soccorso dell’Ordine di Malta per l’Alto Reatino, Alvaro Meini, alla Pro Loco di Borbona, fino allo stesso sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi – faranno un cenno.
«Abbiamo cercato contatti mirati per non disturbare nessuno e andare direttamente dove il materiale sarebbe stato utile – sottolinea il manager del Distretto – così possiamo assicurare a chi ha donato che il frutto della loro straordinaria generosità andrà a buon fine».