Sprangate per il debito Padre e figlio condannati

Riscossione crediti in stile Far West: accade a Besozzo

– Debito non saldato finisce tra minacce e sprangate: padre e figlio condannati a quattro mesi di reclusione (con pena sospesa) per minacce e esercizio arbitrario delle proprie ragioni. La sentenza è stata pronunciata ieri in tribunale a Varese. I due sono invece stati assolti dall’accusa di lesioni aggravate.


La vicenda risale a un paio d’anni fa, a Besozzo. Padre e figlio vendono un materasso ad un vicino di casa. Che, però, non salda il conto. La situazione si incancrenisce tra i venditori che esigono il pagamento del credito, e il compratore che di pagare se ne guarda bene.
La vicinanza abitativa, inoltre, non facilita la situazione.

Ne nasce una lite prolungata nel tempo tra insulti reciproci. Sino a quando padre e figlio non decidono di riscuotere il credito in via definitiva.

I due si presentano dal vicino con piglio energico. E lo minacciano. Una cosa del tipo: o paghi o ti spacchiamo le gambe. Il vicino a quanto pare ci crede perché quando esce per affrontarli in mano ha una spranga.

Tra i tre nasce una violenta colluttazione con lesioni varie. Padre e figlio finiscono in tribunale anche con l’accusa di lesioni aggravate. Accusa dalla quale, però, i due sono stati assolti.

E’ stato infatti il vicino a presentarsi armato di corpo contundente. Restano i quattro mesi per le minacce e l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Come a dire: questioni di questo genere meglio risolvere in tribunale, non alla moda del Far West.