Spuntano 100 milioni di euro E Pedemontana salva i cantieri

VARESE Pedemontana, avanti tutta con l’aumento di capitale. «Prime tratte aperte all’inizio del 2014». Lo annuncia l’amministratore delegato di Pedemontana Marzio Agnoloni, all’indomani dell’aumento di capitale da 100 milioni di euro operato dall’azionista di maggioranza Milano Serravalle, che permette lo sblocco del prestito ponte da 200 milioni da parte degli istituti di credito, ridando fiato a un’opera che fino ad un mese fa era a rischio di stop, proprio per problemi finanziari.
In questo modo già

nel prossimo mese di gennaio potranno essere aperte al traffico la tratta A di Pedemontana, quella tra Cassano Magnago e Lomazzo, già realizzata al 65%, e le prime tratte delle tangenziali di Varese e Como.
Ma i sindaci non abbassano la guardia: «Se il cantiere prosegue è un segnale positivo, sia per garantire lavoro che per chiudere la ferita al territorio – spiega Migliarino – ora bisogna far saltare fuori anche gli altri fondi mancanti, visto che finora è solo il governo Prodi che ha messo i finanziamenti, mentre il centrodestra non ha tirato fuori una lira per quest’opera. Per il territorio è importante non solo che si arrivi a Lomazzo, ma fino a Bergamo, altrimenti è inutile. Dalla Pedemontana ci aspettiamo che possa portare via i mezzi pesanti dal nostro territorio» dice Giuseppe Migliarino, sindaco di Gorla Minore, uno dei Comuni del Medio Olona più toccati dallo “squarcio” ambientale della nuova autostrada. Condivide i timori il sindaco di Solbiate Olona Luigi Melis: «La prima tratta da sola non serve. Confidiamo che il nuovo governo possa garantire il completamento dell’opera».
Può tirare «uno sospiro di sollievo» il segretario della Fillea-Cgil Flavio Nossa: «C’era molta preoccupazione per uno stop. Ci abbiamo lavorato molto e siamo soddisfatti di questo risultato – spiega il sindacalista – Da un lato si salvaguardano 1.500 posti di lavoro, dall’altro un territorio squarciato in due. Ora l’incognita è sul completamento dell’opera, su cui siamo prudenti, visto che finora è stata interamente finanziata con soldi pubblici». Anche le categorie accolgono con favore la prospettiva di consolidamento del futuro dell’opera: «Pedemontana è strategica per il territorio – fa notare il presidente di Confapi Franco Colombo – ma è tanto più importante in un periodo di crisi in cui gli investimenti infrastrutturali possono mettore in circolo risorse e generare ricadute positive per il lavoro. Al pari dello sblocco dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, può essere d’aiuto».

Il servizio completo sul giornale in edicola domenica 31 marzo

s.bartolini

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