Mi pare ingiustificato il trionfalismo per la visita di Renzi alla Merkel. In fondo la cancelliera non ha sottoscritto alcun giudizio di risolutiva positività verso il nostro premier. Ha preso atto delle riforme che lui le ha prospettato e ha detto: vedremo se riesce a farle. Poi, a proposito dell’aggettivo impressionante usato per giudicare le annunziate riforme italiane, non esaltiamoci: è lo stesso che la Merkel aveva rivolto a Monti, quando le presentò il suo programma. E’ generosa nei giudizi, la Merkel, e meno nei fatti. Fa sempre gli interessi del suo Paese, altro che quelli dell’Europa.
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