CARDANO AL CAMPO Uno scontro di gioco, ad un torneo di calcetto, che si conclude nel peggiore dei modi. Con un italiano che insulta pesantemente un avversario romeno e questo che, a fine partita, gli si lancia addosso e gli stacca un pezzo d’orecchio, a morsi. Questa mattina l’uomo è stato condannato a 2 anni di reclusione per lesioni aggravate e al pagamento di 20 mila euro come previsionale per un risarcimento che verrà poi stabilito in sede civile.
I fatti risalgono al 16 dicembre del 2006 e dopo un contrasto di gioco un italiano aveva apostrofato in malo modo un avversario. «Albanese di m…!» questa l’offesa lanciata contro lo straniero. L’italiano è stato espulso dal campo, ma seduto in panchina avrebbe continuato ad insultare l’avversario. Questo, uscito dal campo, ha consumato la sua vendetta. L’ha aggredito da dietro e gli ha strappato un orecchio a morsi.
Al ragazzo italiano sono serviti due anni e numerose operazioni per poter risolvere i problemi all’orecchio. Secondo la ricostruzione del pm Pasquale Addesso l’italiano si sarebbe avvicinato all’avversario per stringergli la mano, provocando la reazione dello straniero. Secondo l’imputato sarebbe accaduto l’esatto opposto. Il pm ha chiesto 2 anni di reclusione mentre l’avvocato di parte civile ha chiesto 30mila euro di risarcimento. «Qui non abbiamo l’albanese cattivo che aggredisce senza motivo l’italiano gentile – ha spiegato l’avvocato Ielmini, difensore dell’uomo – Abbiamo due persone di pari valore tra cui è scoppiata una lita a causa di offese razziste. Le peggiori che uno straniero può subire in Italia».
L’avvocato ha chiesto l’assoluzione del suo assistito, sottolineando anche le incongruenze nelle deposizioni dei testi del pm. «Possibile che alla fine della partita non fosse presente nessuno? Con tutto quello che stava succedendo?». La corte presieduta dal giudice Bovitutti ha invece sposato la ricostruzione del pubblico ministero, accogliendo le sue richieste e condannando il cittadino romeno.
Tiziano Scolari
f.artina
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