Da Regione Lombardia mezzo milione di euro per salvare tutti i punti nascita a rischio chiusura.
L’annuncio è arrivato, ieri mattina, direttamente dal governatore regionale che ha parlato di «errore del ministro Lorenzin», invitando i vari territori locali a «non farsi la guerra» ma a stare al fianco di Regione Lombardia «dando ancora più forza alle nostre istanze».
La salvezza per i due reparti chiusi all’ospedale Ondoli di Angera diventa sempre più concreta. Ma le mamme combattenti non demordono: «Ce ne andremo – spiegano – soltanto quando i due reparti saranno riaperti. Sino ad allora l’occupazione andrà avanti ad oltranza».
Tra l’altro una delle mamme ha dato alla luce una splendida bambina proprio mentre era impegnata a combattere affinchè la sua piccola potesse venire al mondo proprio in quella struttura sanitaria. E ieri da Regione Lombardia è arrivato un segnale più che positivo: «Abbiamo stanziato 500 mila euro nei prossimi tre anni che possono essere utilizzati anche per mettere in sicurezza i punti nascita – ha detto Maroni – Quindi chiediamo al Governo la deroga a tutti i punti nascita.
A oggi il Governo ha dato la deroga a due punti, Sondalo e uno a scelta tra Chiavenna e Gravedona. Io non voglio pero’ che i territori si facciano la guerra. Fortunatamente ho appreso con soddisfazione che la ministra Lorenzin si e’ accorta dell’errore fatto e quindi ci sta ripensando. Abbiamo già preso contatti con il Ministero e stiamo verificando la possibilità di tenerli aperti tutti». «Mi sento di rassicurare le comunità circa l’impegno della Regione su questa partita – ha concluso Maroni – La decisione pero’ non dipende da noi. Potessimo decidere noi, il problema non ci sarebbe: abbiamo le risorse, li metteremmo in sicurezza, perchè è giusto secondo noi tenerli aperti. Terremo informati i territori, che, più’ si mobilitano al fianco della Regione, più forza danno alla nostra azione e più facile sara’ ottenere i risultati».
E sul fronte delle iniziative “di battaglia” spicca quella promossa dal comitato per salvare i due reparti dell’Ondoli chiusi «senza alcuna informazione e in maniera subdola – dice il presidente
, tra l’altro vicesindaco di Angera – il comitato non soltanto sostiene le mamme in tutto e per tutto ma ha promosso una raccolta firme per la riapertura immediata di punto nascite e pediatria che sta raccogliendo adesioni su adesioni».
La raccolta firme sta letteralmente volando: 10mila adesioni in poco più di cinque giorni. Adesioni che continuano a crescere e che arrivano non soltanto da Angera ma da tutti i cittadini dei comuni che all’Ondoli facevano riferimento. «Tutte queste persone – dice Brovelli – saranno chiamate a votare. E di certo faremo in modo che tutti ricordino chi ha combattuto al nostro fianco per la riapertura dei reparti e chi, invece, non lo ha fatto».