Il nostro amico Flavio la sa lunga ed è un criticone: vede nero anche dove è grigio e la sua passione malata per la Pallacanestro Varese lo porta a recitare troppo spesso il ruolo di amante geloso. Ma gli vogliamo bene, anche se litighiamo spesso.
Ecco, il nostro amico Flavio ieri ci ha sorpreso: «Scommettiamo che Varese vince a Trento?». Bum. Perché per immaginarsi una vittoria stasera sul campo di una squadra lanciatissima per un gruppo conciato da sbattere via ci vuole uno sforzo d’ottimismo che facciamo fatica soltanto a immaginarci. Eppure: «Scommettiamo che Varese vince a Trento? Scommettiamo una cena alla Perla». Ecco: siccome una cena alla Perla l’abbiamo già persa con Pozzecco, noi ci tuffiamo. Scommessa accettata, secondo noi Varese stasera perde.
Eddai, vogliamo snocciolare tutti i casini che si è tirata addosso questa squadra? Rautins è fuori: non si sa cos’ha e non si sa quando tornerà, ma il ragazzo sta male sul serio (mononucleosi? Boh) e le tante ironie che si sono lette sul suo conto in questi giorni sono da rispedire al mittente. Rispetto. Deane è già partito, insalutato ospite, mentre il suo sotituto Lehto arriverà oggi in città e debutterà domenica prossima contro Roma.
Il reparto degli esterni è ridotto all’osso (il solo Maynor dal quale ci si aspetta un cambio di passo, Casella e il giovane Lepri), e che Dio ce la mandi buona. Andando avanti, non si può non parlare delle condizioni ancora precarie di Diawara (avrà trovato un paio di occhiali che gli vanno bene?) e di Kangur, lontano dall’essere al 100 per 100. Sotto canestro c’è Jefferson che venerdì si è scavigliato ma stasera sarà al suo posto anche se ricordiamoci che è alla sua seconda partita in biancorosso. Poi, vabbè, mettiamoci pure la settimana da tregenda che è appena passata con il filotto di dimissioni – Vescovi, Pozzecco – e l’arrivo di Caja, tutta roba che avrà pure lavorato nella testa dei giocatori.
Siamo inguaribili ottimisti, davvero: ma secondo noi Varese stasera le buscherà. Eppure dovremo trovare il modo di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche in caso di (probabile) sconfitta. Ovvero: ci sono delle cose che vogliamo vedere e delle cose che non vogliamo vedere più. Occhi puntati sull’atteggiamento che dovrà essere diverso da quello visto nelle ultime uscite, occhi puntati su Maynor perché da lui passerà una fetta della salvezza di Varese, occhi puntati sulle facce e sulla voglia. Occhi puntati su coach Caja e sulle risposte che avrà dai suoi giocatori, e occhi puntati sul polso che il coach avrà sulla sua squadra. E occhi puntati sulla sfida con Roma, che quella è da vincere per davvero. Prima, però, una bella cena di pesce alla Perla: paga il nostro amico Flavio, ovviamente.