12 Mag 2014
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Countdown per “Mr Ignis” su RaiUno. Oggi e domani, in prima serata, la fiction dedicata al cumenda Giovanni Borghi, simbolo di un’imprenditoria italiana che non c’è più.
Ispirata all’omonimo libro del giornalista varesino Gianni Spartà, edito da Mondadori, la fiction «è una storia di valori: il valore della famiglia, del sacrificio, l’amore per il proprio lavoro, la forza di volontà per superare i momenti difficili. Perché è giusto che i ragazzi di oggi imparino che il proprio futuro bisogna costruirselo», dice lo stesso autore.
Una produzione di Renzo Martinelli con Lorenzo Flaherty nei panni del protagonista, Anna Valle, che è Maria la moglie di Borghi, e Massimo Dapporto, Guido Borghi papà di Giovanni. La regia è di Luciano Mannuzzi.
È la storia di un giovane operaio che non si abbatte e sogna l’Italia del benessere. Prima l’intuizione di passare dai fornelli elettrici a quelli a gas e poi la trasformazione della fabbrica vicino a Comerio per scommettere sul freddo e portare nelle case di tutti il frigorifero.
L’uomo «simbolo della più felice stagione dell’imprenditoria italiana» secondo Gianni Agnelli rivive nella miniserie “Mister Ignis”.
Ad ammirarne le capacità di Borghi imprenditoriali è stato anche Silvio Berlusconi, cresciuto nel quartiere Isola di Milano come lui, che era anche lo zio di Fedele Confalonieri.
Proprio l’ex Cavaliere firma la prefazione al libro di Spartà: un biglietto da visita finito nel mirino del vecchio cda Rai che nel febbraio 2011 si spaccò prima di dare l’ok alla fiction che, dopo essere rimasta ferma per tre anni, arriva su RaiUno. «Non temo le polemiche, perché raccontiamo una storia autentica, nata dal sudore e dalla fatica, che non ha nulla a che fare con la politica e io volutamente non ho nessuna intenzione di prendere posizioni soprattutto in questo momento» spiega Flaherty. E intanto all’auditorium della “sua” Whirlpool di Comerio ci si prepara ad assistere alla fiction insieme a chi ha contribuito e continua a contribuire a quel sogno imprenditoriale.
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