Un successone. Lo definisce così il tutto esaurito della sesta edizione di “Un sorriso per il Ponte”, Emanuela Crivellaro, presidente dell’associazione che da anni si dedica alle cure dei più piccoli in ospedale.
Acquistando strumentazione clinica, arredi e attrezzature, finanziando iniziative e progetti per migliorare la qualità dei servizi sanitari e per realizzare percorsi educativi e di accoglienza, per affrontare e superare con serenità la malattia.
Si tratta di una raccolta fondi per sostenere l’ospedale Del Ponte, il primo ospedale materno infantile della Regione Lombardia.
È domenica e Varese si è trasformata in una vera e propria ludoteca a cielo aperto, con migliaia di bambini che corrono per le vie del centro, via Volta, piazza Monte Grappa, trasformate per un giorno in un divertentissimo parco giochi.
«Nelle scorse edizioni hanno partecipato oltre tremila bambini; l’anno scorso, nonostante la pioggia battente, ne sono venuti 700. Sono presenti oltre 50 associazioni e 150 volontari, impegnati a far giocare i bambini».
Lo scopo da raggiungere non è un gioco né uno scherzo, perché «tutto il ricavato va totalmente devoluto all’ospedale Del Ponte», prosegue Crivellaro: «È una festa stupenda perché siamo una grande famiglia, l’ospedale è un bene, un patrimonio di tutti, questi bambini che giocano intorno a noi fanno capire quanto sia forte il coinvolgimento delle famiglie, come la gente abbia a cuore il nostro ospedale».
Non solo bambini e famiglie varesine: «Il nostro sito è stato cliccato molte volte, vengono addirittura famiglie dalla Svizzera, segno che questa festa piace perché ricca di attrattive e che questo progetto ormai si sta radicando nel nostro territorio».
Le attrattive originali e simpatiche, infatti, piacciono a tutti, grandi e piccini: «Coinvolgiamo le famiglie e i bambini che, a loro volta, aiutano bambini che stanno male, in ospedale».
Le attrazioni sono davvero per tutti i gusti e le età: partendo dalla “pizza acrobatica”, un vero spettacolo, del pizzaiolo : «Con l’impasto di pizza nera, faccio evoluzioni e volteggi in aria a ritmo di musica», al maialino arrosto, con uno squisito profumo che percorreva le vie della città, ai Tessuti aerei, ai ginnasti, gli sbandieratori e i piccoli cestisti di piazza San Vittore. Due passi verso il Battistero e si apriva un laboratorio a cielo aperto con i giochi più diversi: dall’ormai mitico “Attacca la coda all’asino”, le costruzioni della scuola Montessori, in cui i bambini insegnano agli altri bambini, un laboratorio d’inglese della scuola Helen Doran, al truccabimbi, ai pagliacci, polipi e meduse, il gatto “portatutto”, la pasta di sale e una piccola scuola di giardinaggio.
Tutti i volontari ricordano lo scopo benefico delle loro attività, come Grazia, volontaria nel reparto di Pediatria di Busto Arsizio: «Stiamo costruendo con i bambini i minions, buffe mascherine gialle, sono una volontaria, orgogliosa di far parte del Ponte del sorriso, un’iniziativa bellissima, che regala molte opportunità per i bambini e migliora le pediatrie delle nostre zone».
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