– Stop all’accoglienza dei profughi, stop alla biblioteca in via Bottini. Si apre nel segno della discontinuità il mandato del neo sindaco Andrea Cassani.
Intanto gli immigrati. Ieri mattina il primo cittadino ha partecipato in prefettura ad una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, dedicato proprio al tema dei migranti. «Ho chiesto al prefetto Giorgio Zanzi di incontrarci, ci vedremo la prossima settimana», spiega Cassani, «gli ho già anticipato che ritengo che, così come esistono le quote di accoglienza regionali e quelle provinciali, se ne debbano introdurre anche a livello comunale». Detto altrimenti: «nel Varesotto ci sono 1.300
profughi e Gallarate ne ospita già un centinaio abbondante. Ma», argomenta, «siccome rappresentiamo un diciannovesimo della provincia (in termini di abitanti, ndr), non possiamo farci carico di un decimo degli immigrati». Se, come già sta avvenendo, la bella stagione porterà a nuovi sbarchi, Cassani risponderà “no” alle richieste di accoglienza. Anche se, come già accaduto, la prefettura possa rivolgersi ad associazioni sul territorio bypassando l’amministrazione comunale. Certo è che, se ne arriveranno, i profughi non saranno più coinvolti in lavori utili per la città, come dipingere le cancellate delle scuole piuttosto che ripulire i vasoni del centro storico dalle scritte. «Escludo che esperienze come questa possano ripetersi», argomenta il sindaco, «tanto più che per questi progetti vengono stanziate risorse aggiuntive a quelle che le cooperative già ricevono dal governo per l’accoglienza». Non solo. «Hanno già Villa Calderara con una convenzione molto agevolata e un finanziamento per il sostegno allo studio dei sinti». Il riferimento è a Exodus, che negli ultimi anni ha spesso collaborato con l’amministrazione di centrosinistra.
Altro tema di discontinuità riguarda il progetto per il trasferimento della biblioteca in via Bottini, nell’immobile che un tempo ospitava le scuole “Cardano”. Voluto dalla giunta uscente, con un appalto assegnato pochi giorni prima del voto, ora rischia di naufragare. «Formalmente serve un’indicazione della giunta, che ancora non c’è, che dovrà essere poi ratificata dal consiglio comunale. Ma sì, sospendiamo l’affidamento dell’appalto». Intanto domani Cassani vedrà il comandante della Polizia locale Antonio Lotito per organizzare una serie di interventi di contrasto al degrado, mentre in serata si riunirà con le forze di maggioranza per iniziare a discutere della composizione dell’esecutivo.«Discuteremo intanto di quali saranno gli assessorati, la mia intenzione ad esempio è di ripristinare quello alla Sicurezza», delega che nell’ultima consigliatura è rimasta nelle mani del sindaco. Dopodiché, «chiederò a coloro i quali potrebbero avere degli esponenti all’interno della giunta di farmi avere una rosa di nomi con indicazioni delle relative competenze». Solo il primo passo per arrivare alla composizione della giunta targata Andrea Cassani.