Blitz sul lago di Legambiente: «Stop al cemento»

Il sit in di protesta è stato organizzato dai circoli del varesotto: «Stiamo stravolgendo il nostro territorio»

– Blitz ieri mattina della Goletta dei Laghi di Legambiente con il coordinamento dei circoli del varesotto a Gavirate.

Gli ambientalisti hanno affisso uno striscione di protesta e organizzato un piccolo sit in davanti al cantiere sulla Sp1 all’altezza di Groppello, dove sorgerà il nuovo supermercato Tigros.
Una superficie commerciale di 1500 metri quadrati a cui bisogna sommare un grande parcheggio. «Il nuovo supermercato, l’ennesimo della provincia, il secondo solo nella piccola città di Gavirate – si legge in un comunicato della Goletta dei Laghi – proprio sulla sponda nord del lago di Varese,

in una zona agricola confinante con un sito di interesse comunitario».
Gli ambientalisti si scagliano contro questa ennesima colata di cemento per giunta sulle rive del lago a ridosso della pista ciclopedonale. «Uno scempio – prosegue la nota – ennesima dimostrazione che il consumo di suolo e la cementificazione sono primari interessi per le amministrazioni locali, in luogo della tutela della natura e dell’ecosistema lacustre». “Non ci piace un lago di cemento” questo lo slogan degli attivisti che hanno manifestato ieri mattina a Gavirate. Il blitz di ieri di Legambiente rientra nella campagna nazionale dell’associazione ambientalista per tutelare i bacini lacustri del Paese e per dire no alla cementificazione e al graduale consumo di suolo a danno del verde, «in particolare del prezioso lago di Varese, bacino che rappresenta per tutta la provincia e la Lombardia tutta un patrimonio di inestimabile valore».
Neanche da dire che il nuovo cantiere sulla Sp1 a ridosso del lago non piaccia per niente agli ambientalisti varesini. «Questo nuovo cantiere – denuncia, coordinatore dei circoli Legambiente del Varesotto – è un vero e proprio frutto avvelenato da parte della Regione Lombardia, che quando ha approvato la nuova legge sul consumo del suolo ha dato il via ad una serie di trasformazioni urbanistiche che stravolgeranno il paesaggio del nostro territorio».
Nulla di illecito dal punto di vista legale ma una sofferenza per l’ambiente. «Sia chiaro – conclude Minazzi – né questo supermercato né altri sono abusivi, ma rappresentano comunque una coltellata nel fianco del nostro amato lago, aggredito dalla cementificazione; è una vergogna». Secondo Legambiente, ciò che sta accadendo a Groppello, «su terreno agricolo, è uno degli esempi più fulgidi dei danni prodotti dalla legge regionale».