Colpo di karate allo scocciatore Nei guai istruttore di arti marziali

Un ubriaco in un bar di Luino aveva molestato un cliente: «Dai bello pagami da bere». Reazione imprevedibile: gli rompe il femore. Ora l’aggressore ha chiesto di patteggiare

«Dai bello pagami da bere. Dai offrimi qualcosa. Dai». Alticcio, attacca bottone. Ma il molestissimo cliente di bar sceglie l’uomo sbagliato al quale dare fastidio. E del resto, il cinquantenne un tantino fastidioso, non poteva certo immaginare che quel coetaneo dall’aspetto mite altro non era che un esperto di arti marziali dotato anche di brevetto come istruttore.
Un uomo mite, assolutamente incensurato, che non ha mai fatto male a nessuno. Prima di quel giorno di due anni fa, quando in un bar di Luino, forse durante una giornata particolarmente storta, non è riuscito a tollerare quel fastidioso vicino di bancone. In realtà l’uomo non è che non abbia spiegato al “nuovo amico” che non era proprio il caso di andare avanti.

A fronte dell’insistenza dell’altro, di quel voler farsi pagare da bere, espresso anche con toni molto poco urbani (pare sia volato anche qualche insulto davanti al netto rifiuto dell’esperto di arti marziali), in più occasioni ha inequivocabilmente espresso il suo fastidio. Ribadendo il proprio no alle richieste moleste dell’alticcio vicino di bicchiere, l’uomo, ha poi aggiunto anche di essere scocciato chiedendo all’altro di piantarla. Insomma di lasciarlo in pace. Ma l’altro niente. Ha continuato sino a quando il cinquantenne non gli ha proprio chiesto di lasciarlo in pace,

che non era aria, di smetterla perché la situazione si stava rivelando insopportabile per lui. L’altro non ci ha creduto. E’ andato avanti ancora. Arrivando a strattonare l’esperto di arti marziali. Che a fronte della presenza insistente, molesta dell’altro, non tollerando insulti e biascicherei, è scattato perdendo per un istante il controllo.
Uno scatto d’ira, pare infatti che l’alticcio non costituisse un pericolo effettivo per l’incolumità del campione di calci e pugni, racchiuso in due semplici mosse. Mosse rapide, efficaci e da vero professionista. Il cinquantenne ha colpito l’altro mostrando una straordinaria padronanza di tecnica e fisco. Una lucidità di esecuzione perfetta. Tanto da mettere letteralmente in ginocchio l’altro con due colpi.

In pochi secondi il rumoroso vicino di bancone si è ritrovato con un femore spezzato e un invalidità permanente del 10%. Letale come soltanto in un film di Bruce Lee si poteva essere. L’esperto di arti marziali si è reso conto, non è fuggito, ed è stato denunciato per lesioni. Ieri davanti al gup ha chiesto di poter patteggiare una pena a un anno e quattro mesi (con pena sospesa). Il giudice per le udienze preliminari si è riservato sulla decisione da prendere. L’uomo ha anche versato un piccolo risarcimento alla controparte.