Nasce l’unione Ovest Lago di Varese

Riunisce tre Comuni (Bardello, Bregano e Malgesso), che non perderanno la loro autonomia, ma condivideranno i servizi amministrativi

– E’ nata ufficialmente l’Unione dei Comuni Ovest Lago di Varese, la nuova forma di gestione associata dei servizi che i Comuni di Bardello, Bregano e Malgesso hanno deciso di creare, senza però perdere la propria autonomia.

Non quindi una fusione ma appunto un’Unione, che dovrebbe essere operativa già entro qualche mese, dopo l’adempimento di tutti i passaggi burocratici e istituzionali. Al nuovo soggetto andrà la gestione di praticamente tutti i servizi comunali ad eccezione di quelli demografici, che resteranno in capo a ciascun Comune. La sede prescelta dai tre sindaci coinvolti dall’operazione, (Bregano), (Bardello), (Malgesso) è quella del municipio di Bregano, il più centrale rispetto ai tre paesi e quello con maggiori spazi a disposizione grazie alla presenza dei locali della ex scuola elementare.

Il presidente dell’Unione Ovest Lago di Varese sarà scelto dal nuovo consiglio e sarà uno dei tre sindaci, mentre gli altri due faranno parte della giunta. A Bregano lavoreranno i 15 dipendenti dell’Unione, risultato della sommatoria dei dipendenti dei tre piccoli Comuni ad eccezione dei servizi demografici che resteranno in capo a ciascun Comune. «Stiamo studiando di organizzare dei giorni dove aprire gli uffici, come ad esempio quello dei tributi o quello tecnico, nei singoli municipi in modo da venire incontro alle esigenze soprattutto della popolazione anziana o di chi fa fatica a spostarsi in auto;

stiamo anche portando avanti un progetto di informatizzazione che semplifichi le procedure per i cittadini» spiegano Granella, Calvi e Iocca, che stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli del nuovo soggetto istituzionale. Ciascuno resterà sindaco del proprio paese, come anche i consigli comunali continueranno a riunirsi, mentre saranno le singole giunte comunali ad essere abolite; le decisioni verranno prese dall’Unione, a cui di fatto i tre Comuni cedono il 90% dei loro poteri.

Il consiglio dell’Unione sarà formato non solo dai sindaci ma, per ciascun Comune, da due consiglieri di maggioranza e da uno delle minoranze. «Non abbiamo voluto solo adempiere ad un obbligo di legge – spiegano i tre sindaci – ma istituire un soggetto che fornisca servizi migliori ai cittadini, facendo anche lavorare meglio gli uffici, senza contare che l’Unione è libera dai vincoli del patto di stabilità e così sarà possibile tornare a fare investimenti utili al territorio e ai concittadini».