Occhio, nonni: è così che vi fregano

Truffe agli anziani, mai dimenticarsi di tenere gli occhi aperti. E in caso di sospetti, «stare sempre pronti a chiedere aiuto chiamando il 112».

Il consiglio è sempre attuale, tanto più con l’arrivo dell’estate, il periodo in cui gli anziani sono più soli in casa e in giro per le città e i paesi della nostra provincia.

Il rischio di finire vittime di una truffa o di un raggiro da parte dei “soliti ignoti” è sempre dietro l’angolo.

Per prevenirlo conviene affidarsi ai consigli che Polizia di Stato e Carabinieri dispensano frequentemente anche con incontri pubblici dedicati agli anziani: in questi anni si è lavorato molto sulla sensibilizzazione (oltre che sulla repressione, con diversi malviventi sgominati) ma l’inesorabile aumento della popolazione over 65 impone di tenere alta la guardia su un fenomeno che purtroppo non conosce crisi.

Ormai c’è una casistica sterminata, ma le modalità con cui i truffatori colpiscono si fanno sempre più creative e raffinate.

La più classica è quella dei falsi uomini in divisa o dei falsi addetti delle aziende pubbliche che chiedono di entrare in casa. Dagli addetti delle società del gas e dell’acqua per il controllo dei contatori, a quelli dell’Inps o dell’Aler, fino a Carabinieri e finanzieri con tesserini falsi. In questo caso il consiglio delle forze dell’ordine è di «non aprire mai la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Meglio verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi, prima di far entrare gli addetti».

Anche perché nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi né tantomeno per sostituire banconote false date erroneamente. Inoltre le società pubbliche normalmente avvisano il giorno prima, quando effettuano il controllo dei contatori, e raramente mandano in giro due addetti a svolgere questa semplice mansione.

Prudenza e attenzione massima quando si è in giro da soli per strada, soprattutto in luoghi non affollati. I truffatori, soprattutto quando agiscono in coppia, sono molto abili a distrarre gli anziani: ogni scusa è buona, dall’oggetto caduto per terra alle indicazioni stradali a finti turisti, fino al vecchio amico che propone prodotti a prezzi stracciati.

Il consiglio delle forze dell’ordine è di «farsi accompagnare quando si fanno operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, soprattutto nei giorni del pagamento delle pensioni o in quelli di scadenze generalizzate». Inoltre, mai fermarsi per strada per dare ascolto a sconosciuti che offrono facili guadagni o chiedono di controllare soldi o libretto della pensione.

In caso di dubbi, cercare «una compagnia sicura» può essere d’aiuto, così come è importante portarsi dietro un telefono cellulare per chiamare il 112 in caso di necessità.

Che poi, quest’ultimo, è sempre il consiglio più sentito: sempre denunciare, anche quando si prova un po’ di vergogna per essere stati raggirati.

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