Sente “odore” di corna E lo intercetta: denunciata

Mio marito mi tradisce? Lo scopro con l’intercettazione fai da te. È quello che deve aver pensato una varesina di 40 anni divorata dal sospetto e dalla gelosia.

Donna dal piglio deciso, motivata a non farsi prendere in giro, la moglie in odor di corna ha fatto ciò che a chiunque sarebbe venuto in mente di fare nell’era del web: si è attaccata a internet e si è messa a cercare.

Scoprendo svariati siti attraverso i quali è possibile comprare di tutto. Dai microfoni alle microspie, alle mini telecamere, mini macchine fotografiche, gps e qualunque altra spy tecnology. La scelta è ricaduta su una microspia attivabile a distanza. Detto, fatto. La 007 in gonnella si è anche procurata una Sim card fondamentale al piano.

In sintesi la microspia viene sistemata in una presa. All’interno dell’attrezzatura la donna ha sistemato la Sim e il gioco si è chiuso. Con quell’attrezzatura avrebbe potuto spiare il marito a distanza e coglierlo in flagranza nel momento in cui si fosse portato l’amante a casa. Come? Con una telefonata. Chiamando il numero collegato alla Sim da un qualunque telefono si attiva la microspia; a quel punto la donna avrebbe potuto ascoltare dal suo telefono, a distanza di chilometri, quanto avveniva in casa sua.

E cosa è avvenuto? Che il marito, l’amante a casa non ce l’ha portata. In compenso ha buttato l’occhio alla presa dove era stata sistemata l’apparecchiatura. Strana cosa. Meglio portarla dai carabinieri, ha pensato l’uomo. I militari di Varese in pochi minuti hanno risolto il giallo. La Sim era infatti intestata alla consorte del denunciante. Basito il marito, denunciata per interferenze illegali nella vita privata. Reato abbastanza grave in violazione della legge sulla privacy.

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