Ricette dal mondo, musica d’autore

Caterina Cantoni, insegnante di violoncello e musica da camera, è un’autentica regina dei fornelli

Fascinosa, frizzante e dinamica: questa è Caterina Cantoni, 45 anni, insegnante titolare della cattedra di violoncello e di musica da camera al Liceo Musicale Statale Manzoni, giunto al sesto anno di vita, di cui è, fra l’altro, uno dei maestri fondatori.
Ma forse non tutti sanno che la nota concertista, nativa di Besano ma varesina dalla prima gioventù, è anche, indiscutibilmente, una regina dei fornelli, tanto che la sua seguitissima pagina Facebook si riempie quotidianamente delle prelibatezze che cucina.

«Adoro spadellare, in effetti – ride la simpatica violoncellista, che abita da molti anni alle Bustecche – e siccome vivo sola, anche se a pranzo mi fiondo spesso in qualche bar, e per inciso sono golosissima di arancini e prelibatezze siciliane, per cena, quando riesco, preparo cose stuzzicanti con le mie mani».

Che sia un’amante della buona tavola lo si evince anche dai numerosi reportage di viaggio che appaiono sulla sua bacheca.
«Giro il mondo non solo per lavoro ma anche per autentica passione – racconta – e il mio può essere tranquillamente definito un vero e proprio turismo enogastronomico. Mi appassiono di volta in volta alla cucina locale girando mercatini o pranzando nei ristoranti stellati: sono curiosa a trecentosessanta gradi. E l’ultimo viaggio che ho compiuto, sulle Ande, a Machu Picchu, la scorsa estate è stato probabilmente il più bello che io abbia mai fatto anche da questo punto di vista».

Evviva la quinoa, quindi, per la bella Caterina che ha iniziato a suonare il violoncello a cinque anni e si divide fra l’insegnamento mattutino al Manzoni, i concerti con l’orchestra varesina Ars Cantus e le varie collaborazioni in tutt’Italia: in giugno, ad esempio, si è unita in occasione del Ravenna Festival ai CentoCellos di Giovanni Sòllima, un’orchestra formata esclusivamente da violoncelli; e ovviamente anche in quel caso non è mancata la parte squisitamente mangereccia dei suoi famigerati selfies scattati con la doppia, infallibile arma di un sorriso smagliante e del bastone estensibile, spesso in contesto affollato e conviviale e preferibilmente in tacco dodici.

Da buona varesina, però, appena le è possibile si diletta nelle pietanze nostrane. L’ultima ricetta bosina che Caterinacant ha postato su Instagram e che ha riscosso un’ovazione sono stati gli gnocchi preparati con una zucca – manco a dirlo – violina e fotografando meticolosamente i vari passaggi come una foodblogger consumata. «In realtà mi riescono bene con tutti i tipi di zucca» ammette divertita.

«Ho imparato a farli da una mia collega: faccio lessare la zucca, la scolo bene e la passo al setaccio perché venga una purea bella morbida, aggiungendo un po’ di sale e farina, finché non si addensa. Deve risultare un impasto omogeneo ma non sodissimo come quello degli gnocchi di patate. Lo lascio morbido e prelevo direttamente dalla ciotola delle cucchiaiate da cui formo delle quenelles che tuffo nell’acqua bollente salata. A volte uso la noce moscata, ma non sempre. Una volta saliti a galla sono pronti da scolare. Poi li condisco con burro e salvia o con l’olio toscano dell’agriturismo di mia sorella». Non ci resta che aspettare che apra un canale Youtube dedicato alla cucina con sottofondo musicale.