La crisi? Impatto negativo su Varese

La fotografia - L’istituto di ricerca: il valore aggiunto stimato nel 2014 calato dell’8,2%

La crisi? Stando ai numeri riportati all’interno della nota del Censis dedicata alle traiettorie di sviluppo possibile per il nostro territorio si è trattato, nei fatti di “una tempesta perfetta”. La fotografia scattata coglie un territorio ricco e sviluppato che non è però uscito indenne dalla crisi, ma ha subito un colpo duro e selettivo.
Ad essere penalizzati sono stati settori un tempo di punta, ma aperti alla competizione internazionale. A ciò si è aggiunto un fattore legato alla psicologia collettivi,

che ha indotto le famiglie a rivedere scelte in fatto di consumi e risparmi. La dimensione dell’impatto della crisi per la provincia di Varese?
Il valore aggiunto stimato nel 2014 è calato di 8,2 punti percentuali in termini reali rispetto all’ultimo anno prima della crisi. «Un dato – si legge nel report – che fa il paio con quello relativo al periodo 2010-2014 e che risulta comunque pari a meno 4%».
Cifre meno negative si registrano sul fronte del mercato del lavoro, dove comunque non sono mancate perdite. «Va rilevato – dice la nota – che la provincia nel periodo 2010-2015 è tornata a creare posti di lavoro con un aumento dell’1,8 per cento.
Tuttavia il tasso di occupazione provinciale, è ad oggi sotto di 4 punti percentuali rispetto a quello del pre crisi ed è pari a 63,7%».
Altro dato rilevante, per conoscere la vitalità di una economia, è quello che riguarda le imprese attive: su questo fronte si continua a registrare un contrazione delle imprese attive. I cali parlano di meno 4,9 punti percentuali nel comune di Varese e di un -3% a livello provinciale.
Infine, il tasso di natalità imprenditoriale è diminuito rispetto al passato e soprattutto è ancora inferiore al dato regionale, con un tasso di sviluppo imprenditoriale che nel corso del 2015, si è rivelato sostanzialmente stabile nella nostra provincia.
A fronte di tutto ciò però, la nota apre anche a una prospettiva di positività e di recupero, puntando sulle capacità insite nel nostro sistema economico.