Fabbrica4.0. Il nuovo modo di crescere e produrre

Elmec, BTicino, Eolo e Confartigianato pronte alle sfide della digitalizzazione

Come cambia l’economia e il modo di fare impresa con l’avvento dei processi di digitalizzazione della produzione e delle nuove tecnologie? Domanda strategica non solo per il futuro ma anche per il presente del sistema produttivo varesino, ricco di aziende e di piccole imprese, al quale ha cercato di dare una risposta il convegno “Fabbrica 4.0” organizzato venerdì sera all’interno di Glocal News in Camera di Commercio a Varese.

Ospiti della tavola rotonda, aziende d’eccellenza del nostro territorio come Elmec, BTicino e Eolo, oltre all’associazione di categoria Confartigianato Imprese Varese; alla giornalista e scrittrice Annalisa Magone, esperta di Industria 4.0, il compito di introdurre il tema e di confrontare la situazione italiana con quella del resto del mondo. «L’Industria 4.0 non è l’acquisto di tecnologia ma un cambiamento che riguarda tutta la filiera» ha premesso la Magone. La digitalizzazione non è una rivoluzione soltanto a livello della produzione, ma implica anche un cambiamento culturale, con conseguenze anche a livello sociale.

Le opinioni dei protagonisti

«È il mercato che sta cambiando – ha affermato Alessandro Ballerio, amministratore delegato di Elmec – prima chiedeva prodotti, poi servizi mentre oggi chiede esperienze; cambiare l’organizzazione del personale di un’azienda è la prima cosa da fare in questa fase di trasformazione digitale. Siamo davanti a una rivoluzione che non chiede di efficientare i processi esistenti ma di cambiarli completamente». Luca Spada, ceo di Eolo, ha raccontato il lavoro della sua azienda nella diffusione della banda ultralarga.

«Stiamo vivendo un’accelerazione evidente – ha commentato – e che le cose stiano cambiando lo si capisce anche dai costi che stanno scendendo; se solo qualche anno fa un device costava qualche centinaio di dollari, oggi lo si acquista con qualche dollaro». L’industria 4.0 determina inevitabilmente dei cambiamenti anche con i consumatori; paradigmatico il caso di BTicino, che fa parte del gruppo francese Legrand, la quale ha puntato forte sull’Iot, l’internet delle cose, la domotica e la casa connessa, predisponendo un programma preciso chiamato Eliot. «L’Industria 4.0 non è una semplice evoluzione – ha affermato Luigi Caricato, direttore della Comunicazione di BTicino – la nostra azienda ha deciso di rispondere alle nuove esigenze del mercato. Saremo presenti con il nostro videocitofono connesso al Ces di Las Vegas, la più importante fiera dell’elettronica di consumo; fino a tre anni fa, mai avremmo pensato un giorno di andarci. La casa connessa ci permette di avere una relazione diretta con i consumatori, facendo evolvere il prodotto in termini di servizi».

Come le Pmi possono rapportarsi con questa rivoluzione? «È una sfida difficile perché ci vuole un cambio di competenze all’interno delle imprese, ma la tecnologia è un elemento che caratterizza le piccole aziende come anche la vicinanza con il consumatore e la personalizzazione del prodotto» ha detto Mauro Colombo, direttore di Confartigianato Varese.